Baldin e la dignità del turismo: «Esistiamo!»

Intervistato in tv da Fabio Fazio, il ministro Franceschini ha parlato di cultura e spettacoli ma non di turismo, facendo arrabbiare gli addetti del comparto in crisi. «Nessuno menziona mai agenzie e operatori, come se non esistessero» ha raccontato a Heraldo Fausto Baldin, presidente di Fiavet Verona e rappresentante di un comparto che in Veneto dà lavoro a quarantamila persone.

Non è “Aprile”, anche perché il calendario segna ormai novembre. In tv non c’erano Massimo D’Alema e Silvio Berlusconi, ma domenica sera molti agenti di viaggio si sono ritrovati a recitare la parte di un film già visto. Si sono immedesimati nel ruolo di Nanni Moretti, in quella scena culto di uno dei suoi lungometraggi più celebri. “Aprile” appunto, quando, nei panni del telespettatore, osserva il dibattito tra i due politici in questione. Deluso e sbigottito dall’andamento della conversazione, Nanni invita chi dovrebbe rappresentarlo – ovvero il leader del Pd – a “dire qualcosa di sinistra”.

Nanni Moretti nella scena culto di “Aprile” in cui
guarda in tv l’intervento di Massimo D’Alema

A giudicare dalle reazioni sui social, quello stesso fervore misto a rabbia lo hanno vissuto diverse centinaia di lavoratori del turismo, il settore più martoriato di tutti dal Covid e dalle relative restrizioni. Si erano messi di buzzo buono ad ascoltare in tv Dario Franceschini, ministro del loro comparto. Invitato da Fabio Fazio, lo hanno invocato sul tema a loro caro. Non è però bastato: il ministro non ha proferito parola.

A chiudere una delle settimane più drammatiche degli ultimi mesi, a “Che tempo che fa”, programma di punta di Rai Tre, l’ospite d’eccezione era appunto colui che ha in mano i beni e le attività culturali del Paese. E anche il turismo che, forse più degli altri segmenti sotto la sua giurisdizione, se la passa davvero malissimo. Davanti alle telecamere Franceschini, davanti allo schermo centinaia di migliaia di piccoli imprenditori, dipendenti e liberi professionisti, da marzo a quota zero quanto a incassi e sostegno economico. In attesa, tra una domanda e l’altra del conduttore, di sentir dire “qualcosa sul turismo”, settore di cui il politico ferrarese è la figura apicale.

Il ministro del turismo Dario Franceschini
in tv intervistato da Fabio Fazio

I minuti passavano. Gli agenti di viaggio rodevano come tanti “Nanni Noretti” nella speranza di un cenno. Invece niente. Come se il settore che contribuiva al 13% del Pil non fosse stato neppure calcolato nella scaletta dell’intervista. Tutto il contrario di quanto auspicato da chi aveva acceso la tv nella speranza di un segnale di vicinanza. Un po’ come è stato richiesto non più di una settimana fa anche a Verona, nell’ambito della manifestazione organizzata da ConfCommercio a cui hanno aderito Fiavet e gli agenti di viaggio, di cui Fausto Baldin è il presidente provinciale.

«La cosa che più ci preme in questo momento è difendere la nostra dignità lavorativa», ci ha dichiarato Baldin. «Nessuno menziona mai le agenzie viaggi e i tour operator, sembra quasi che non esistiamo e questo perché la nostra non è un’importanza numerica, anche se comunque in Veneto siamo mille operatori in cui lavorano circa 40.000 persone». Numeri importanti a cui oggi le istituzioni non sembrano rispondere in maniera adeguata. Riprende il presidente di Fiavet Verona: «Come categoria non vogliamo far sentire la nostra voce per lamentarci  e comprendiamo  benissimo la gravità della situazione. Sappiamo che il nostro sindacato nazionale Fiavet Confcommercio è presente con un dialogo costante e continuo, in tutti i tavoli istituzionali compresi Mibact e Mef e altrettanto stanno facendo a livello locale i nostri Presidenti Regionali. Molto è stato fatto ma siamo consapevoli che molto resta ancora da fare.»

Fausto Baldin e gli agenti di viaggio davanti a Palazzo Barbieri

È possibile che alla politica sfugga il ruolo delle vostre attività? «La nostra è un’importanza strategica. Siamo l’anello di congiunzione tra le molteplici risorse del territorio, siamo coloro che per preparare le proposte per i clienti, italiani o stranieri, dialogano costantemente con tutte le componenti del settore, dagli hotel fino ai ristoranti e le aziende di trasporti, dagli accompagnatori fino a musei, teatri, cantine e aziende agricole. Senza dimenticare l’organizzazione di congressi, eventi, turismo scolastico.»

La crisi del settore ha travolto anche il mondo delle imprese«Tra i nostri clienti ci sono anche le aziende. Il segmento business è fondamentale perché determina il 60% del volume del traffico aereo. Questo è stato anche il motivo della nostra presenza alla manifestazione del 28 ottobre a Verona. È stato un atto dovuto e solidale con Fipe, l’associazione dei pubblici esercizi.» Una situazione al limite del paradosso, come spiega Baldin. «Per lo stato siamo aperti ma in sostanza non possiamo far viaggiare i nostri clienti, visto il susseguirsi di indicazioni che cambiano continuamente, tra confini chiusi, riaperture parziali, certificati, tamponi, quarantene, annullamenti di voli. Siamo in mezzo alla Farnesina che ha ufficialmente sconsigliato i viaggi all’estero e il Governo che sconsiglia gli spostamenti, non solo tra regioni ma anche tra comuni.»

La manifestazione di Verona

Impossibile dunque lavorare ma anche pianificare? «Il caos e la paura generata scoraggia i movimenti delle persone. Con l’ultimo Dpcm sono state cancellate fiere, congressi e mercatini di Natale. Ci stiamo chiedendo a quale scopo rimaniamo ancora aperti. Dopo aver perso un anno di lavoro, le prospettive per il 2021 sono altrettanto negative; la situazione per le imprese non è più sostenibile, la perdita di ogni agenzia è calcolata ad oggi del 90% ed è  la percentuale più alta in assoluto rispetto a tutte le categorie merceologiche.» In attesa che il ministro Franceschini dica qualcosa di turismo.

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.