Dai grigi al grigio

Il Vicenza non passa: col Cosenza finisce pari. Raggiunto il Pordenone al penultimo posto.

Niente da fare. Contro il Cosenza al Menti non è arrivato il bis. Il successo nello scontro diretto sull’Alessandria di due settimane fa non è stato replicato. Il Lane resta mestamente in fondo alla classifica, seppur ora in altrui compagnia. La vittoria sui grigi aveva avuto il pregio di riaprire cuori e speranze. La rincorsa salvezza, a quindici giorni da allora, rimane impegnativa. Con una differenza, Contro i mandrogni la prestazione era stata a suo modo convincente sul piano della determinazione. Ieri, in un match che avrebbe potuto fare da spartiacque tra un prima e un dopo e avvicinarsi alla quota salvezza, si è palesata una squadra ancora alla ricerca di sè stessa. A suo modo, grigia. Con alle spalle il kappaò netto di Frosinone, il retrogusto di questo zero a zero diventa amaro.

Idee, ritmo e qualità sono sembrati appannati rispetto alla domenica in cui Diaw ha battuto la formazione di Longo. Vero è che un pareggio di questi tempi è comunque un piccolo passo avanti, ma la continuità di risultati diventa d’ora in poi un fattore. Fino ad oggi si è andati a corrente alternata, come le soluzioni individuate da mister Brocchi, da gennaio incrociate al contributo dei nuovi arrivi. Da un lato l’innesto di potenzialità ed esperienza – Da Cruz e De Maio, su tutti – servono come il pane ma dall’altro appare evidente quanto fisiologica la difficoltà, per tutti, ad adattarsi ad un torneo che non fa prigionieri con una formazione che sta cercando di ritrovarsi per l’ennesima volta.

La salita si fa ripidissima. L’ex tecnico del Monza sta faticando a dare una quadratura al cerchio ma in fatto di allenatori alle prese con problemi è in buona compagnia. Le altre non corrono. I distacchi, per quanto importanti, lasciano margini. Ci sono ancora sedici partite da giocare e dopo il Pisa arriva la Spal, altra formazione in crisi d’identità. Il salto di qualità deve comunque farlo il Vicenza, come ha detto la proprietà a fine gara tramite le parole di Stefano Rosso. Per quanto oggi appaia fosco, Il destino è ancora nelle proprie mani.

Tanti scontri diretti da affrontare lasciano aperta qualche chance, al netto dei limiti evidenziati ad oggi dalla compagine biancorossa. Per quanto sia giusto non farsi troppe illusioni, sarebbe tuttavia un regalo alle avversarie pensare che il campionato sia già finito.

Paolo Sacchi

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Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.