Danti e la carica delle 101

La vittoria di Seregno ha visto ancora una volta Mimmo Danti protagonista in campo. Il rigore che ha riportato in vantaggio i rossoblù realizzato dal capitano ha permesso anche di festeggiare anche la sua centunesima presenza in serie C con la maglia della Virtus Verona. Un traguardo che rende felici tutti  e soprattutto il ragazzo calabrese classe 89, a Verona dal 2017 dopo aver militato anche in B con Reggina e Vicenza. Per la cronaca, quota cento l’aveva raggiunta qualche giorno prima a Gorgonzola nel pareggio contro la Giana Erminio. La cifra tonda si riferisce al totale delle volte in cui è sceso in campo in quattro tornei di C – incluso questo in corso – comprese quattro sfide tra playoff e playout disputate nel corso delle passate stagioni.

«Arrivare a cento presenze con questa maglia mi onora» ha raccontato “Mimmo”. «È una cifra che da sola spiega il mio legame con la Virtus, che va aldilà di qualsiasi numero. Sono fiero di aver raggiunto questo traguardo ma guardo avanti e spero di centrarne altri». Danti entra nella storia del club: è il primo atleta rossoblù ad aver scollinato nelle tre cifre in fatto di partite disputate tra i professionisti. A suo modo, un viaggio a ritroso nel tempo, nel calcio romantico del passato. «Oggi è sempre più raro trovare giocatori che hanno alle spalle una lunga militanza con la stessa squadra. Perciò è bellissimo essere considerato una “bandiera”. Significa entrare nella storia di una società».

Virtus per sempre nel cuore, dunque? «Quando sono arrivato qui venivo da due anni difficili. Vivevo un momento particolare della mia carriera, dopo la squalifica per la nota vicenda del derby tra Salernitana e Nocerina. Ero tanto giù di morale. In un certo momento avevo perso anche degli stimoli. Poi è arrivata la chiamata della Virtus, allora in serie D. Per me è stata un’occasione di rilancio. Da lì è iniziato questo bellissimo percorso con questa maglia e oggi anche questa fascia che sono fiero di indossare».

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.