Di ventotto ce n’è una

Reso noto l’elenco delle sfidanti di Verona alla candidatura a Capitale italiana della cultura 2022

Da nord a sud, da Scicli a Pieve di Soligo ma anche e soprattutto Bari, Taranto, Isernia, L’Aquila, Ancona e Arezzo. Città d’arte, borghi medievali e rinascimentali affermati, luoghi di villeggiatura, località depresse e in piena riconversione post-industriale che attraverso l’assegnazione vorrebbero riposizionare le potenziali attrattive del territorio. L’elenco delle ventisette concorrenti di Verona in corsa per il titolo di Capitale della cultura italiana per l’anno 2022 attraversa l’intera gamma delle casistiche possibili che un Paese come l’Italia potrebbe offrire. Una gara che non è un concorso di bellezza: lo scopo è premiare chi riesce a sviluppare il progetto culturale più coinvolgente, aperto, innovativo e trasversale

La lista delle candidature perfezionate è stata resa pubblica dal ministero dei Beni e della Attività Culturali e del Turismo. Entro il 12 ottobre una commissione avrà il compito di scremare le dieci finaliste. L’assegnazione definitiva avverrà esattamente un mese dopo, il 12 novembre. Nel frattempo Parma, l’attuale capitale, per ovvie ragioni legate all’emergenza Covid-19, resterà tale anche 2021, mentre per il 2023, in segno di solidarietà, sulla spinta emotiva l’assegnazione è già attribuita alla coppia composta da Bergamo e Brescia.

La gamma e le variabili nelle proposte è talmente ampia e diversificata nelle misure e nei progetti che sfugge, in questo momento, ogni possibile previsione. Per aggiudicarsi il tanto agognato titolo, il dossier “Verona 2022. La Cultura apre nuovi mondi”, presentato il 28 luglio in Darsena, è stato strutturato da ventidue progetti che coinvolgono la città sul piano sociale, urbanistico, ambientale, economico e ovviamente turistico. Dei cinque “mondi” indicati nel progetto presentato da Ptsclas, società che ha definito il documento in collaborazione con il Comune di Verona, l’interculturalità e il concetto di smart city sono alla base della proposta . Un disegno trasversale, che coinvolge molti attori e gli asset storico-artistici e apre all’innovazione e la creatività. Una sorta di riformulazione di un’offerta trasversale sul piano della capacità attrattiva, in linea con quel che già avviene nelle grandi città nordeuropee per attrarre nuovi e vecchi visitatori ma anche e soprattutto immagina una partecipazione e inclusione locale. Ecologia, urbanistica, ambiente, Verona 2022 propone un salto di qualità che guarda ben oltre la standardizzazione di un’offerta massificata. «Un lungo lavoro di ripensamento della vita culturale cittadina» lo ha definito Paolo Dalla Sega, di Ptsclas, per una città che deve essere consapevole, come ha sottolineato il sindaco Federico Sboarina, parafrasando scherzosamente il Romeo shakespeariano, che «C’è un mondo fuori le nostre mura che ama e apprezza Verona e che informalmente la considera già una capitale della cultura». Alla presentazione del progetto sono stati direttamente coinvolte anche Francesca Briani Ilaria Segala, assessori rispettivamente alla Cultura e alla Pianificazione urbanistica, così come il folto gruppo di istituzioni regionali, locali e cittadine a sostegno.

Da oggi in poi si tratterà di convincere la giuria che dovrà prima di tutto scegliere le dieci candidate che si contenderanno l’assegnazione. Con Verona in corsa per il titolo, che vale anche un milione di euro di contributi per la realizzazione del progetto, ci sono Ancona, Arezzo, Arpino (FR), Bari; Carbonia (CA) , Castellammare di Stabia (NA) , Cerveteri (RM); Fano (PU); Isernia; L’Aquila, Modica (RG), Molfetta (BA), Padula (SA), Palma di Montechiaro (AG), Pieve di Soligo (TV), Pisa, Procida (NA), San Severo (FG), Scicli (RG), Taranto, Trani (BAT), Trapani, Tropea (VV), Venosa (PZ), Verbania (VB), Vigevano (PV), Volterra (PI).

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.