Dopo la nebbia c’è il sereno

Un gol di Gigliotti allo scadere consente al Chievo di ottenere un meritato pari col VeneziaSi potrebbe iniziare a chiamarla zona-Chievo. Anche con il Venezia i gialloblù sono riusciti a portare a casa un meritato uno a uno grazie ad un gol in pieno recupero, in quella fascia di minuti che il calcio italiano dedica per antonomasia a Renato CesariniGARA OSTICA. Col Venezia le premesse di gara ostica sono state rispettate. Alla fine è arrivato un pareggio, il quarto pareggio consecutivo, che semmai dimostra quanto difficile ed equilibrata sia una stagione in cui ogni punto va messo in cassaforte. L’uno a uno di stasera non modifica sostanza e distacchi ma semmai conferma che la formazione di Aglietti c’è: ha struttura, qualità e gioco e consente di pensare positivo.

L’UOMO FORTE. Nonostante un buon impatto sulla gara e la fluidità della manovra, i gialloblù sono finiti sotto alla prima occasione ospite concretizzata dal bomber Forte. Una volta in vantaggio, gli uomini di Zanetti si sono limitati alla rimessa. Per il resto della gara hanno atteso Obi e soci nella loro metà campo, provando a pungerli con sortite repentine, un paio delle quali che hanno fatto davvero tremare il Chievo.

OLTRE LA NEBBIA. Nel secondo tempo, col passare dei minuti, mentre la nebbia si dissolveva, si è visto il miglior Chievo. Una crescita in cui complici sono risultati essere anche anche gli innesti in corso d’opera che hanno destabilizzato la struttura difensiva del Venezia. Alla fine la volontà e la caparbietà è stata premiata, per quanto il pari possa stare anche stavolta stretto rispetto al valore della prestazione complessiva.

GIAK, SI GIOCA. Una delle chiavi nel serrate conclusivo è stato il contributo di Giaccherini nel forcing finale. L’ex azzurro ha i piedi buoni e la sua capacità creare opportunità sono valori tuttora discriminanti in certe situazioni. Il guizzo da uomo-gol di Gigliotti è stata la risultanza di una pressione ormai continua in cui il solito lavoro di cesello da parte di Palmiero e di sostanza da parte di Garritano e Renzetti non sono passati inosservati in una sfida in cui una citazione al merito è inevitabile farla per Šemper. Il portiere è stato determinante e un paio di interventi prodigiosi hanno tenuto in partita i gialloblù in una fase delicata del match.Finisce così il 2020 con una partita se vogliamo simbolo. Dodici mesi in cui il Chievo ha creato le premesse per la propria ripartenza.Paolo Sacchi

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Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.