In una lotta per il potere che si sviluppa a colpi di dichiarazioni feroci, nel Perù calcistico senza pace, a difesa di Burga è sceso in campo José Mallqui, politico del partito cristiano democratico nonché presidente dello Sport Ancash, membro della commissione Sudafrica 2010 e considerato il delfino e possibile successore del presidente.
A Mallqui, in passato sospeso quattro anni (poi amnistiati) dalla Commissione di Giustizia della FPF nel 2007 riguardo l’emissione assegni scoperti nel pagamento di contratti di alcuni giocatori, non manca l’ironia e, dopo aver definito “vulgar perro” il proprietario del Cienciano Juvenal Silva (anch’esso politico e pure anch’esso membro della commissione SA2010), schieratosi contro Burga, ha voluto precisare la sua opinione circa l’Agremacion e Pizarro. Ironico, dicevamo, sul fatto che l’Assocalciatori sia costretta a radunarsi in un hotel non disponendo di una sede propria (“con tutti i soldi che guadagnano, non hanno nemmeno un luogo dove radunarsi”), e che abbia da sempre taciuto sull’indisciplina dei suoi protetti, come nel caso del Hotel Golf.
Circa l’assenza di Pizarro dalla nazionale, ha commentato. “quando in passato ha giocato per il Perù è sembrato che dalla Germania ci abbiano inviato un clone, visto che quando è qui non produce mai nulla di buono”. Chiedendosi infine come si può scioperare quando si è trattati da star, soggiornare nei migliori hotel, e guadagnare quantomeno un bonus di duemila dollari a partita in maglia biancorossa pur perdendo. Ovvero, visti i risultati, praticamente sempre.