Una novità assoluta: la visita del Fiorenzuola al Gavagnin Nocini fa il paio a quella della Pro Vercelli del mese scorso. Alla loro prima volta in quel di Verona, i rossoneri arrivano con un animo più sereno rispetto a qualche settimana fa. Il retrogusto negativo delle due sconfitte consecutive contro Trento e Triestina, per certi versi brucianti per le dinamiche con cui sono maturate, è stato attenuato dalla vittoria infrasettimanale contro la Pergolettese al Pavesi. I tre punti ottenuti contro una diretta rivale nella corsa alla salvezza alimentano le aspettative rispetto alla gara contro la Virtus. Nel frattempo, si sono impennate le quotazioni di Oneto. Lanciato da mister Tabbiani, il venticinquenne attaccante scuola Sampdoria ha rubato la scena nell’ultima giornata. Le sue prime reti stagionali, decisive nell’economia del match e a compendio di una prestazione da incorniciare, lo rendono l’osservato speciale da parte della difesa rossoblù
Fondato nel 1922, quest’anno il sodalizio emiliano è tornato in C dopo una esperienza di cinque stagioni consecutive vissute nella terza serie nella metà degli anni Novanta. Sotto la presidenza di Antonio Villa i rossoneri arrivarono addirittura ad un passo dalla promozione in B, svanita solo ai rigori nella finale playoff 1995 contro la Pistoiese. Il percorso complessivo tra i professionisti conta per i rossoneri dodici campionati complessivi, di cui sette tornei nella defunta C2. Il Fiorenzuola ha “fatto tredici” con la stagione in corso, iniziata col botto al “Lino Turina” di Salò. Quel tre a uno sugli ambiziosi padroni di casa arrivò al termine di una partita gagliarda vinta in rimonta, nonostante ridotti per oltre mezz’ora in inferiorità numerica. Un motivo in più per temerli nel loro “debutto” veronese.