Ignobile

M’immagino le grasse risate che l’autore di questo gesto starà facendo di nascosto. Missione compiuta: è riuscito ad ottenere quel quarto d’ora di celebrità teorizzato dal profeta della pop art Andy Wharol. Peccato solo non potergli stringere la mano.La profanazione della lapide al cimitero del Verano dedicata ad Alfredino Rampi, il bambino morto 41 anni fa dopo essere caduto in un pozzo, su cui un minus habens ha disegnato undici svastiche con il pennarello nero e qualche ingiuria assortita, è disgustosa e inscusabile. Premesso che l’ideologia politica qui è solo un pretesto per amplificare il risultato (sic), giusto per non rischiare di passare inosservati, l’unico auspicio è che l’autore, se maggiorenne, possa godere di reale notorietà con la magistratura, allorchè individuato.

Non per vendetta – le gogne mediatiche sono ripugnanti quanto l’occhio per occhio – ma per chiudere il cerchio rispetto ad una intollerabile e meschina mancanza di rispetto. Per questo, in un mondo perfetto, sarebbe meraviglioso se preventivamente uscisse allo scoperto scusandosi con la famiglia prima di doverlo fare fuori tempo massimo.

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.