Il crollo dei votanti

Il dato più curioso delle #elezioni2022 è quello della partecipazione. Ad esempio, a Verona, nonostante fosse una sfida suggestiva a tre, con in gara Sboarina, Tommasi e Tosi, personaggi noti non solo a livello locale, le tematiche e le contrapposizioni fossero stuzzicanti, poco oltre il 50% degli aventi diritto è andato a votare.

Alle elezioni del 2002 a Verona aveva votato il 78%.

Ora, se è vero che le istituzioni procedono a prescindere e chi vince poi valorizza il proprio risultato, è evidente che si sia arrivati alla soglia limite dell’interesse della partecipazione attiva delle persone alla politica. Francamente non è una bella notizia. Per quanto si dica che gli assenti hanno sempre torto, sarebbe da chiedersi perchè crescano costantemente.

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.