La visita della Pro Vercelli in quel di Borgo Venezia è una novità assoluta. Non è peraltro mai accaduto che una formazione vincitrice di uno scudetto scendesse in campo al Gavagnin Nocini in un match ufficiale. Fondata nel 1903, la “Pro” è uno dei club più antichi d’Italia e anche uno dei più titolati. In bacheca può vantare orgogliosamente ben sette titoli nazionali, vinti dal sodalizio piemontese tra il 1908 e il 1922. Il club che fu di Rampini, Ara, Rosetta e Piola conta inoltre 6 partecipazioni alla Serie A a girone unico, dunque dal 1929 in poi, e 13 alla Serie B.
Quest’anno la formazione di mister Scienza ha iniziato il campionato pigiando sull’acceleratore. Prima del pari con Trento nell’ultimo turno, le sfide precedenti contro Lecco, Pro Sesto, Seregno e Juventus U23 sono tutte terminate conquistando l’intera posta. A Verona le Bianche Casacche dovrebbero schierarsi con il 3-5-2, modulo utilizzato nella prima parte di stagione. Al netto delle possibili rotazioni per il turno infrasettimanale, è probabile vedere Tintori fra i pali; in difesa favoriti Cristini, Masi e Carosso; a centrocampo Bruzzaniti e Crialese sugli esterni, tra spinta e copertura, Emmanuello in mezzo con Awua e Belardinelli o Vitale; mentre in avanti possibile conferma di Comi con Rolando.