La rivolta del Chievo

Il bel pari in rimonta del Chievo è stato seguito dalla denuncia gialloblù per una frase razzista ai danni di Joel Obi

La classe non è acqua, si sa. E di acqua, sotto la pioggia incessante dell’Arena Garibaldi, ieri Pisa e Chievo ne hanno presa per novanta minuti. Fino a quando, verso la scadenza del tempo a disposizione, i gialloblù sono dovuti ricorrere ad un colpo da maestro del pallone per pareggiare una sfida che sembrava scivolare via.

UN GOL TANTO AMATO. Al due a due finale la firma in calce è stata messa da Amato Ciciretti, trequartista dai piedi buonissimi entrato nel corso della ripresa e protagonista, con i suoi colleghi subentrati, nel forcing finale in cui hanno recuperato le due reti di svantaggio sui padroni di casa. Il pari meritato è arrivato al termine di una partita di grande intensità agonistica. Anzi, il rammarico da parte della formazione di Alfredo Aglietti è non aver potuto monetizzare oltre l’inerzia di una gara gestita a larghi tratti e dominata in maniera straripante nella parte conclusiva.

IL PISA NON PENDE. Con i padroni di casa in dieci uomini la pressione era diventata asfissiante per gli uomini di Luca D’Angelo, peraltro autori di una gara ineccepibile sul piano tattico. L’abilità di Robert Gucher e compagni è stato replicare con sagacia almeno settantasette minuti della prova con il Lecce. Si siedono al posto del passeggero e colpiscono a freddo il guidatore, destabilizzandolo e rovinandone i piani.

GUCHER, CHE GOL. Il Chievo ha avuto in mano il pallino del gioco a larghi tratti nel corso della gara. Una supremazia inframmezzata da gol del vantaggio e del raddoppio nerazzurro, arrivati grazie a due prodezze balistiche di Gucher e Mazzitelli. Il primo potenziale crocevia favorevole per gli ospiti in realtà era già arrivato nella prima parte di match, col gol del pari mancato in una ghiotta occasione da Giaccherini a tu per tu col portiere.

LA BANDA DEI CINQUE. Nella ripresa Aglietti ha speso tutti i cinque cambi a disposizione, con l’ottimo impatto del debuttante D’Amico, uomo assist e valore aggiunto in prospettiva. Palmiero uomo ovunque a centrocampo e davanti l’innesto di Fabbro e Djordjevic ricreava nuove condizioni che ponevano in difficoltà la difesa avversaria. Abile il centravanti servo a riaprire la partita con un suo guizzo sotto porta prima dell’arrembaggio finale e la magia di Ciciretti che permetteva a lui e suoi compagni di tornare a Verona con un punto sudato quanto sacrosanto.

LA “RIVOLTA DEGLI SCHIAVI”. A margine, uno squallido episodio di razzismo è stato denunciato a fine gara dalla società gialloblù. «La rivolta degli schiavi» è la frase attribuita al centravanti del Pisa Michele Marconi e riferita al centrocampista del Chievo Joel Obi che sarebbe stata pronunciata nel corso della partita. «Un insulto inaccettabile e vergognoso» è stato il commento di Emanuele Giaccherini, capitano dei gialloblù. Attraverso il sito ufficiale del club toscano, Michele Marconi ha negato di aver rivolto epiteti offensivi al calciatore avversario.

L’AUDIO. Secondo la società pisana l’episodio incriminato non sarebbe stato rilevato da nessuno dei presenti. A dirla tutta, i microfoni televisivi presenti a ridosso dei protagonisti della partita trasmessa da DAZN, al 41esimo minuto di gioco hanno captato – e sono udibili – alcuni dialoghi in sottofondo riconducibili alla controversia. L’audio non è pulitissimo ma lascia supporre – e resta difficile immaginare il contrario, per la sua correttezza in campo e fuori – che un giocatore corretto come Obi non si sia inventato, senza alcun motivo o necessità, una frase del genere.Paolo Sacchi(Foto AC ChievoVerona / Maurilio Boldrini)

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Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.