L’arte di sapersi accontentare

Il piccolo Achille dorme beato tra le braccia della mamma a bordo campo. Ha appena un mese di vita ed è il figlio di Daffara, terzino sinistro arrivato alla Virtus Verona a fine gennaio. A dirla tutta, oltre la transenna che delimita gli spalti del Gavagnin verso il terreno di gioco, la partita procede senza particolari sussulti che ne possano disturbare il sonno.

È vero che la gara dei rossoblù contro Rimini non verrà ricordata per lo spettacolo espresso dalle due squadre, ma tutto sommato va bene così. Per quanto papà Manuel sia uno dei più attivi nella fase di spinta, alla fischio finale il pragmatismo incrocia la situazione contingente. Se è vero che tre punti avrebbero fatto molto comodo a lui ed i compagni, nel calcio occorre talvolta pesare una serie di fattori. Innanzitutto gli avversari, nella fattispecie più intraprendenti di quanto possa suggerire la classifica. Per non dire delle proprie condizioni psicofisiche: al netto degli equilibri consolidati in sede di modulo e una buona posizione di classifica, la Virtus non riesce a segnare da quattro gare ma neanche subisce gol: allora stavolta meglio saper far di conto, come dicevano gli antichi saggi.

Da qualche settimana, Gigi Fresco e i suoi sembrano aver fatto proprio un testo di  Thomas Watson, teologo puritano dell’Inghilterra del Seicento dal titolo emblematico: “La divina arte di sapersi accontentare”. L’anno scorso la compagine rossoblù aveva perso venti partite, cedendo spesso in zona Cesarini per immaturità o eccessiva baldanza. In estrema sintesi, a pesare sulla classifica erano stati i mancati pareggi che in certi delicati passaggi della stagione permettono di allungare la striscia positiva. Pertanto, oggi, meglio l’uovo della gallina. Con una classifica tuttora premiante, gli zero a zero a Trieste e Vicenza innanzitutto compensano sul piano psicologico e numerico quelli interni con Imolese e Rimini. Zero gol fatti ma anche zero gol subiti: se in avanti mancano i guizzi dei giorni migliori, dietro non si concede nulla. E la zona calda resta comunque ad un margine di tolleranza.

I voli pindarici in Borgo Venezia non sono stati mai di casa. In attesa di ritrovare la verve dei giorni migliori dalla cintola in su, per salvarsi innanzitutto serve una difesa solida e compatta. Bentivoglio si è integrato perfettamente nello scacchiere. Attivo sia in fase di lotta che di governo, è stato un altro tassello importante per conferire equilibrio ed esperienza. La sorpresa semmai è che nell’ultimo mese, rimescolando le carte, nel pacchetto arretrato si stiano affermando elementi in un quartetto completamente differente solo ripensando a quelli schierati fino ad un mese fa. Ieri in campo c’erano PintonVisentinSantacroce e appunto Daffara. Ovvero, a parte il primo, con alle spalle comunque solo dieci presenze nell’undici di partenza, per gli altri si tratta delle primissime uscite. Con la partita con il Rimnini i due nuovi arrivati (l’argentino e il neo papà) hanno raggiunto rispettivamente la quarta e seconda gara da titolare in rossoblù, mentre l’esperto ex-Napoli, bloccato da problemi fisici, era solo alla terza.

Insomma, in un fine settimana particolare, nell’unico impianto sportivo aperto in Veneto post allarme-Coronavirus, almeno per quanto riguarda l’aspetto sportivo il piccolo Achille ha dormito sonni tranquilli. Gli adulti invece a quanto pare dovranno continuare a tenerli ben aperti. Anche in campo: con la Vis Pesaro sarà un’altra di quelle sfide in cui, sul piano pratico e psicologico, può ruotare una stagione. Agli adulti in campo anche domenica prossima servirà tenerli ben aperti. Con la Vis Pesaro è un’altra di quelle sfide in cui, sul piano pratico e psicologico, può ruotare una stagione.

(Foto per cortesia Virtus Verona / Clemente Liborio)

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.