Per quanto nebulosa l’immagine, riesco ancora a ricordare mio papà che, con me piccolo tenuto per mano in Corso Italia, mi dice con entusiasmo: “Quello è Mariolino Corso!”.
Ne avevo sentito parlare – chiamato per nome-cognome come poi sarebbe accaduto con Gianni Rivera, Paolo Rossi, Roby Baggio e Bobo Vieri, un’eccezione chissà forse riservata ad alcuni grandi – perché in quegli anni Corso giocava nel Genoa ed era, dicevano, famoso per i suoi tiri “a foglia morta” che mi stuzzicavano la fantasia. Col tempo avrei scoperto che in realtà, più che con il Grifone, era stato un grandissimo giocatore dell’Inter e tanto altro. La lettura di tutti i suoi dati sull’album delle figurine Panini mi ha rivelato l’esistenza di San Michele Extra, un nome che mi è rimasto incollato in testa da allora. Tanto che da quando vivo a pochi chilometri da lì, ogni volta che vedo quel cartello stradale “SAN MICHELE EXTRA (frazione di Verona)” non posso evitare di pensare a lui.