L’occasione di Margiotta

Il Chievo scopre Margiotta, tre gol in due partite

Venerdì sera al Bentegodi al Chievo ha ritrovato morale e fiducia. Servivano tre punti per riprendere quel filo del discorso non tanto legato alla qualità delle prestazioni degli uomini di Alfredo Aglietti ma piuttosto, più prosaicamente, ai risultati favorevoli. Una prova importante, in vista di affrontare Spal e Empoli, in cui è arrivata anche la conferma di una nota lieta. Quella del potenziale valore dell’ultima operazione di mercato in ordine temporale, passata per certi versi in sordina fino a una decina di giorni fa.

BIGLIETTO DA VISITA. Dopo il rodaggio iniziale, Francesco Margiotta si è presentato, da titolare, con tre gol in poco meno di duecento minuti complessivi scesi in campo con la maglia gialloblù. Un ottimo biglietto da visita per chi è arrivato a Verona con il compito di contribuire a irrobustire il settore cardine della finalizzazione della manovra.

Nato a Torino e cresciuto nella Juventus, Margiotta è arrivato ad una tappa fondamentale della propria carriera. Col Chievo è arrivato il debutto in serie B, a 27 anni. Finalmente, diciamo noi che lo avevamo visto tempo fa giocare in Super League svizzera. Gavetta ne ha fatta tanta: quattro anni in Lega Pro e poi altri quattro nella Confederazione, che si è rivelata il contesto e il palcoscenico giusto per valorizzare il suo repertorio. L’impatto a Losanna è stato eccellente. Ha poi saputo mettere alle spalle la rottura del legamento crociato che l’ha tenuto lontano dall’azione a lungo, rendendo ancor più significativi gli undici gol messi a segno al Lucerna e l’attenzione di diverse squadre di grido, a partire dal Basilea.

DALLA SVIZZERA PER CONFERMARSI. In gialloblù Margiotta ha la possibilità di consacrarsi in Italia. Nel proprio carniere ha colpi importanti L’approccio esibito fin da subito testimonia la determinazione. Arrivato a campionato iniziato, oltre la scadenza del mercato, ha cercato di recuperare terreno a livello di preparazione e conoscenza dell’ambiente. L’approccio – esemplificato dalla voglia di gol mostrata, ad esempio, contro il Frosinone – rispecchiano la determinazione e, in particolare la doppietta alla Reggina , le sue potenzialità balistiche.

Nel corso delle stagioni svizzere è cresciuto molto sia sul piano qualitativo che caratteriale. A livello tecnico e tattico è un attaccante che, quando è in condizione, negli ultimi venti metri ha giocate importanti, sia da prima che la seconda punta. Dotato di ottimo calcio anche da fuori area, ama rientrare tra le linee andando a prendersi il pallone e partecipando alla manovra.

Se son rose fioriranno. Dopo essersi goduti la sua doppietta, Margiotta e soci hanno già adocchiato la prossima partita. A Ferrara, contro una Spal tanto forte quanto deludente a Cittadella, per lui e compagni l’obiettivo è riconfermarsi.

(Foto AC ChievoVerona / Boldrini)

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Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.