Ossigeno per il Vicenza

Il Vicenza batte il Pordenone e rosicchia altri punti alle avversarie dirette. Da Cruz decisivo, nel finale ospiti vicini al pari.

Vincere per continuare a sperare. Col Pordenone, da oggi principale candidata alla retrocessione diretta, l’obiettivo minimo del Vicenza coincideva con il massimo desiderabile. Al di là di qualsiasi qualità prodotta dalla prestazione, servivano i tre punti e stop. Ai palati fini si sarebbe comunque chiesto di ripassare in un’altra occasione.

Che non fosse una gara dedicata ai gourmet era prevedibile, per quanto qualche sprazzo di livello si è visto almeno nella prima frazione. La giocata di Da Cruz, finalmente decisivo, è stato quanto basta per fare il pieno di ossigeno spostando lo sguardo verso le prossime dodici partite.

In cui, per conquistar punti, è plausibile servirà alzare l’asticella del valore espresso contro una formazione davvero modesta come quella friulana. Ieri ciò che ha convinto di più della prestazione del Lane è stato l’approccio mentale in un primo tempo che meritava di essere chiuso con un doppio vantaggio. Un gol del raddoppio peraltro era pure arrivato, a dimostrazione della pressione esercitata. Il tap in di De Maio cancellato dal Var avrebbe messo probabilmente la pietra tombale su un match che, nel secondo tempo, si è inaspettatamente rivelato insidioso.

I tre punti alimentano le speranze in un percorso di continuità di risultati e di crescita complessiva. La tensione e la sofferenza dell’ultima parte di gara, giocata col freno a mano fisico e mentale tirato da alcuni biancorossi, sono segnali che indicano che la strada della salvezza, per quanto percorribile, rimane lunga ed insidiosa.

E chissà se in fondo quella traversa colpita dal Pordenone in chiusura, che ha impedito agli ospiti di pareggiare e dunque trasformare l’umore del Menti, forse non significhi che il karma abbia qualcosa da riequilibrare nei confronti di Brocchi e i suoi uomini.

Paolo Sacchi

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(Foto LuisaNicoli)

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.