Pari e patta

Da Ferrara il Chievo torna con un punto prezioso. Per quanto non sia facile coniugare aspettative e obiettività, nella metafora classica del famoso bicchiere, ripercorrendo a ritroso la Transpolesana dopo la visione di #SpalChievo il “mezzo pieno” prevale sul mezzo vuoto. Pollice all’insù dunque, sia in termini di prestazione complessiva che di valore del pareggio finale, reale e relativo. In defnitiva, il bilancio della prova del Mazza alimenta ulteriore fiducia nei mezzi degli uomini di Maran.

Il mister ha riproposto il proprio undici con la linea a cinque a copertura della propria area di rigore. Con alcuni elementi importanti ai box, la scelta di puntellare la linea arretrata con lo spostamento di Radovanović nei panni di “libero” si sta riconfermando una mossa che garantisce grande solidità. Con una fase di spinta dei biancoblù che privilegia le incursioni dalle corsie esterne – di Lazzari e Mattiello – logico piazzare una retroguardia più guardinga ma contemporaneamente più dinamica. Se è vero che nella prima parte di gara la Spal è stata più intraprendente, al netto del miracolo di Sorrentino sulla carambola fortunosa di Paloschi deviata da Tomović dalle parti del portiere del Chievo i rischi sono stati limitati, al di là di una fase di possesso che ha visto i padroni di casa più intraprendenti nei primi quarantacinque minuti.

Nella ripresa la musica è cambiata: Paloschi e soci si sono via via spenti, anche grazie alla maggior fiducia trovata dai gialloblù. Il palo di Pucciarelli e il gol annullato per fuorigioco a Inglese hanno testimoniato il diverso piglio e soprattutto la volontà di provare a colpire un’avversaria poco a poco meno brillante, prima di un finale in cui sono stati soprattutto gli estensi più premurosi nel conservare il pari. La morale è sempre quella: il Chievo gioca meglio quando ha la consapevolezza dei propri mezzi. Analogamente sarà una volata finale in cui potrebbero esserci grandi sorprese e ogni punto conquistato varrà oro. E se il Crotone ha fermato la Juventus, alla luce di quanto visto a Ferrara Giaccherini e soci hanno il dovere di non lasciar nulla d’intentato già domenica prossima contro l’Inter.

Paolo Sacchi

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.