Satira, new media, ego e citizen journalism al Festival

Si può far informazione con la satira? Come districarsi nell’offerta di informazione digitale? La crescita e l’affermazione in termini di autorevolezza di alcune testate online, la proliferazione della banalizzazione dei contenuti, sono tra i temi del terzo giorno del Festival.

Si può far informazione con la satira? Come districarsi nell’offerta di informazione digitale? La crescita e l’affermazione in termini di autorevolezza di alcune testate online, la proliferazione della banalizzazione dei contenuti, il racconto e la narrazione degli eventi su nuove dinamiche, le prospettive di una categoria in cui sta emergendo per alcuni versi una sorta di narcisismo e personalizzazione nell’era dei social network e il giornalismo partecipativo su base volontaristica sono alcuni dei temi di cui si parlerà oggi nella terza giornata del Festival del Giornalismo di Verona, tra satira, new media e citizen journalism.

Alla Dogana di fiume a Verona il palco si apre alle 18.30 con la fondatrice della piattaforma digitale Malora, la veronese Jara Bombana, e il fumettista Marco Tonus, autore della rivista Pangolino, parodia a fumetti sulla pandemia, e che ha al suo attivo collaborazioni con testate come “Cuore”, “Il Vernacoliere”, “Emme”, “l’Unità”, “Il Mucchio Selvaggio”, “Repubblica”, “Vice”, e che attualmente cura la rivista friulana di satira, umorismo e fumetti “Mataran”.

Alle 20 il protagonista sarà Saverio Tommasi, di Fanpage.it, giornalista e video reporter dedicato a storie di umanità varia e parlerà della sua concezione di new media journalism. Tommasi parlerà anche del suo libro, “In fondo basta una parola” (Feltrinelli 2021), cinquanta parole che portano con sé cinquanta piccole storie di disaffezione quotidiana all’indifferenza, perché la rivoluzione gentile può partire soltanto da parole dannose al conflitto.

L’ultimo incontro, alle 21.30, vedrà Emilio Mola, con un imponente numero di follower sui social per le sue riflessioni sui fatti di cronaca e di attualità nazionale. Con lui ci sarà Francesco Specchia, giornalista di “Libero” e fondatore di “PopEconomy”, nonché autore di libri di costume e società, sulle potenzialità della rete e delle nuove modalità di fare giornalismo in un epoca in cui ci si deve districare tra strumenti e algoritmi.

Per partecipare al Festival del Giornalismo di Verona alla Dogana di Fiume:

  • Compilare il modulo per tesseramento all’associazione Corte Dogana di 5 euro (è valido per tutti gli appuntamenti del festival, se già registrati per l’anteprima non è necessario iscriversi di nuovo)
  • Riservare il proprio posto gratuito per appuntamento/i a cui si è interessati su Eventbrite

Foto di Corrado Benanzioli

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Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.