Una serata perfetta

Il Chievo vince il derby con il “Citta” e chiude l’andata a meno due dal secondo posto 

Il Chievo batte il Cittadella e conquista una vittoria che vale, moralmente, molto più di tre punti. Decimo risultato utile consecutivo, meno due punti dal secondo posto, i gialloblù festeggiano la fine del girone d’andata con un successo di prestigio e di sostanza contro una delle formazioni meglio strutturate del campionato.

PROVA DI FORZA. Il 2-1 arrivato in un vero e proprio scontro di vertice corrisponde all’ennesima prova di qualità e organizzazione della formazione di Aglietti. Lo score rende giustizia alla prova in cui Garritano e compagni dimostrano di avere le carte giuste per poter disputare un altrettanto positiva seconda parte di torneo.

PARTITA A SCACCHI. La partita è stata una sorta di gara a scacchi: il Chievo ha saputo essere più efficace in avanti e più accorto in difesa degli avversari, sconfitti ma non ridimensionati nelle ambizioni. Valgono i dettagli, determinanti: primo tempo accorto, Ceo attento a non scoprire il fianco ma senza rinunciare a pungere. Ripresa in crescita con ottima gestione del doppio vantaggio contro una compagine che dispone di eccellenti interpreti ed è ben strutturata.

PALMIERO TOP. Difficile definire un podio dei protagonisti tra i gialloblù. Da premiare la compattezza e l’organizzazione complessiva, anche se la nostra preferenza durante la radiocronaca è andata a Palmiero: davvero straordinaria la sua prestazione da metronomo in grado di dare equilibrio, qualità e dinamismo anche in fase di interdizione. Impossibile non citare i due autori del gol, con De Luca che oltre alla bella rete offre un contributo di lotta importante e fa un’altra iniezione di fiducia.

DOMENICA SI RIPARTE. Chapeau per Bertagnoli. autentico cuore Chievo che conferma di avere grandi potenzialità oltre alla capacità di impattare sul match ogni volta che scende in campo a partita in corso. Citazione d’obbligo per un Rigione perfetto e, ultimo ma non ultimo, Margiotta, bravo a dare sostanza e qualità nell’economia del gioco e non solo in fase di finalizzazione, in vista di un girone di ritorno che parte già domenica. Come diceva Eduardo, gli esami non finiscono mai.

Paolo Sacchi

Riproduzione riservata

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.