Per la quinta volta negli ultimi undici anni il Mantova fa visita al Gavagnin Nocini. La prima fu nel 2010 nei panni della nobile decaduta. Era la stagione successiva al fallimento della società guidata da Fabrizio Lori che nelle annate precedenti sfiorò la promozione in Serie A. L’ACM di allora così si ritrovo tra i dilettanti. I due club si incrociarono ancora 213/14 nell’allora Seconda Divisione della Lega Pro, e nel 17/18, anno della promozione in C della squadra di Gigi Fresco. Nel frattempo, altra acqua è passata sotto i ponti dell’Adige e del Mincio. I virgiliani, alla loro terza reincarnazione e ora denominati Mantova 1911, con una nuova proprietà stanno risalendo la china.
In questo torneo i biancorossi hanno finora gli stessi punti della Virtus Verona con un identico ruolino di marcia. Arrivano da una vittoria e due pari nelle ultime tre gare. Hanno sfruttato al meglio il fattore campo nel recente doppio turno al Martelli. Dopo il pareggio prestigioso contro il Padova. le buone indicazioni fornite sono state riconfermate sabato scorso con la vittoria per 1-0 nel delicato match contro la Pro Sesto, deciso da Gerbaudo. Guidati da Lauro, alla prima esperienza in Lega Pro come tecnico ma con ottimi trascorsi da calciatore in serie A con Cesena, Ascoli e Reggina, Bucolo e soci si stanno rivelando una formazione solida. Dieci risultati utili in quattordici partite disputate sottintendono che sia complicato superarli. Nella rosa del Mantova è a disposizione Matteo Pinton, esterno destro difensivo con alle spalle ventisette presenze complessive in due stagioni in maglia rossoblù tra il 2018 e il 2020 e tra gli artefici del successo contro la Pro Sesto nell’ultimo turno in cui è sceso in campo nella seconda frazione. Per infortunio l’anno scorso saltò la sfida Di andata al Gavagnin, terminata 1-1 con reti di Pittarello e Ganz, gara combattutissima come ogni volta che Virtus Verona e Mantova si sono incrociate.
