Virtus beffa finale

Quando non riesci a vincere, l’importante è non perdere. Il mantra di Gigi Fresco è tornato utile al temine della gara casalinga contro la Fermana, in cui la Virtus Verona ha dovuto adattarsi alle circostanze.

Con il gusto della vittoria già in bocca, a una manciata di minuti alla fine è arrivato l’inatteso gol del pari degli avversari. Pazienza, l’importante è far punti, dirà il buon Gigi con un pizzico di amarezza dopo il fischio finale. Anche se la classifica resta ottimale, l’occasione era davvero ghiotta. Anziché assestare un colpo importante in ottica salvezza, alla fine ci si deve accontentare di non averlo ricevuto.

Se è vero che la squadra avrebbe potuto chiudere la partita, c’è da dire che nell’economia di questo uno pari, i rossoblù erano in controllo. L’epilogo, semmai estemporaneo, è arrivato a sette minuti dallo scadere. La prima vera conclusione verso la porta di Sibi si è trasformata in una polpetta avvelenata, dal retrogusto amaro ma tutto sommato digeribile.

Come tutti i precedenti contro la Fermana, a partire dal debutto nella categoria tre anni fa, anche quest’ultimo si è rivelato essere intensa soprattutto sul piano della fisicità. Gara dunque ostica con annessa battaglia a centrocampo. Tante palle lunghe per evitare il traffico sulla mediana, poche emozioni nelle due aree ma, in definitiva, Pellacani e soci più brillanti degli uomini di Cornacchini.

Tra i pochi spazi lasciati, alla mezz’ora del primo tempo è arrivata la bella l’accelerazione che ha portato al gol virtussino. Bentivoglio imposta, Pittarello crea e Danti chiude il cerchio sul pallone invitante al centro dell’area. Una rete che a lungo è apparsa sufficiente a spingere i padroni di casa a quota 25 punti, mettendone sette tra sé e i playout. Invece non è andata secondo i piani: un tiro non certo irresistibile di Demirovic è finito alle spalle del portiere rossoblù quando già si allestivano i titoli di coda. Una vera beffa.

Sarebbe ingiusto individuare nell’estremo difensore il capro espiatorio del mancato successo. Sibi è un ragazzo dalla storia personale unica e sicure potenzialità sul piano tecnico quanto è evidente che su quella palla, transitata lenta e vicina a lui, avrebbe potuto far meglio. Proprio come nella partita di San Benedetto del Tronto, sul conto finale ogni dettaglio finisce per pesare. E più che dolce, nel totale stavolta ha finito per incidere anche l’amaro.

Modena i rossoblù chiudono il girone di andata. Importante diventa ora il recupero futuro di molti dei suoi giocatori, tra gli assenti o comunque scesi in campo ieri in una situazione di emergenza. Poter avere nuovamente a disposizione De MarchiManfrin e Marcandella offrirà anche l’opportunità di far rifiatare chi ha speso moltissimo nella prima parte di stagione, come l’inesauribile Pittarello, ieri affiancato da un buon Arma in fase offensiva.

Il budget punti previsto da Fresco con cui chiudere la prima metà di stagione era pari a quota 25. In teoria ne mancherebbero due per centrare l’obiettivo. Se dovesse arrivarne un soltanto, considerato tutto, per gli uomini di in via Montelungo questo non rappresenterebbe certo una delusione.

(Foto VV/LIborio)

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Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.