Virtus, premiata “Marca”

Dopo sette mesi il Gavagnin ha riaperto i battenti col buon pari della Virtus Verona di Gigi Fresco contro il Cesena. L’infortunio a De Marchi è compensato dalla prova in crescita di Marcandella, autore del gol dei rossoblù attivissimi sul mercato

Sette mesi lunghi, lunghissimi, che allo stesso tempo sembrano volati via. Al limite di una crisi d’astinenza collettiva, anche il Gavagnin, la casa della Virtus Verona, seppur solo per gli addetti ai lavori ha dischiuso le proprie porte. Dopo duecentodiciotto giorni dall’ultima partita ufficiale, con l’uno a uno di ieri contro il Cesena il pallone è tornato a rotolare sul terreno di via Montorio.

L’ultimo ospite dei rossoblù era stato il Rimini, il 22 febbraio scorso. Nel torneo bloccato dal Covid-19, quel pareggio senza reti sarebbe poi valso un ottimo e definitivo dodicesimo posto per la compagine di Gigi Fresco. I rossoblù, in fondo, sono ripartiti proprio da lì. La garanzia del mantenimento della categoria anche quest’anno è il chiaro obiettivo di Danti e soci. Qualcosa da allora è cambiato in un’ossatura che resta invariata su una serie di figure cardine. Il parziale maquillage della rosa ha visto Diego Campedelli e Matteo Corradini portare al “Mazzola” un’interessante batteria di giovani, per scelta ma anche per necessità imposte delle discusse quote “under”.

Senza Bentivoglio, alle prese con un turno di squalifica, con Manfrin a riposo, contro la formazione di Viali nell’arco dei novanta minuti sono scesi in campo ben cinque debuttanti assoluti tra i professionisti. Tra loro, un 2001, due 2000 e un 1999, oltre al più stagionato Pittarello, che a inizio del secondo tempo è entrato a irrobustire il fronte offensivo insieme a Michael De Marchi, cavallo di ritorno arrivato in settimana dal Cittadella e, ad oggi, ultimo innesto (di lusso) in un mercato ancora aperto. Anzi, il club avrebbe «un imminente colpo in canna», frase pronunciata, testualmente, da Fresco a fine match. E se lo dice lui, qualcosa di concreto ci dev’essere davvero.

Nell’attesa di altre piacevoli sorprese, contro il Cesena la sua formazione ha tenuto il campo con personalità. Il risultato è giusto, per quanto la Virtus possa rammaricarsi per l’infortunio subito da De Marchi un quarto d’ora dopo il suo ingresso. L’impatto del giocatore sull’economia del gioco era apparso eccellente e, dopo la staffetta all’intervallo con un Arma non ancora la top della condizione, il forfait dell’ex “Citta” è stato il vero punto di svolta di una gara in cui gli ospiti erano partiti meglio ma col passare dei minuti sembravano soffrire il crescendo rossoblù. Fuori lui e, nella parte conclusiva, esaurita la benzina di Davide Marcandella, spina nel fianco sulla corsia di destra, la gara si è via via incanalata verso il pareggio. Con l’autore del gol virtussino il presidentissimo ha usato parole di miele a fine match, ma anche tirato le orecchie per alcuni suoi errori in fase di possesso.

Gigi nel finale ha virato sulla linea verdissima. Con i tanti teenager la Virtus ha beneficiato dell’esperienza di Cazzola, fondamentale uomo di carisma e d’ordine. Buona la prima, dunque, con la prospettiva di avvalersi in questa stagione di una formazione con un potenziale undici titolare dal calibrato mix tra giovani ed elementi navigati al calcio dei pro. Se resta aperto il ballottaggio tra i pali (ieri la maglia è andata a Sibi con Giacomel in panchina), nello scacchiere difensivo l’assetto si potrebbe dire completato dal prossimo ritorno di Manfrin. Cazzola e Bentivoglio sono elementi dall’indiscutibile pedigree in una linea mediana che aggiunge una serie di ragazzi dalle belle speranze a già esperto Danieli, che solo 22enne ha alle spalle già tre stagioni nella categoria.

La ciliegina sulla torta pareva fosse stata piazzata in attacco proprio l’arrivo di De Marchi, ideale partner di Arma. Invece, come si suol dire, l’appetito cresce mangiando anche in Borgo Venezia. La riapertura delle liste, che passeranno da 22 elementi a 24 più un ulteriore calciatore classe 2001, è un richiamo irresistibile a muoversi per completare l’organico. Un ulteriore stuzzicante cadeau che, a quanto pare, sarà scartato davvero a breve.

(Foto VirtusVerona/Liborio)

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.