Attenti al lupo

Ci sono sconfitte e sconfitte. Alcune si definiscono salutari, per quanto poco gradite. Ad esempio, quella della Virtus contro il Padova. Se perdere al Gavagnin con i biancoscudati era potenzialmente una ipotesi da mettere in preventivo e per quanto il pari avrebbe potuto di certo essere un risultato meritato dai rossoblù, al fischio finale di una gara restata in bilico fino al termine il punteggio negativo ha stimolato qualche chiave di lettura in più.

È arrivato Di Paola

A pochi giorni dalla chiusura del mercato, sulla bilancia sono finiti i segnali emersi nelle amichevoli e in coppa, le positività ma anche le sbavature che hanno direzionato il 3-1 subito nel debutto in campionato. Così, nel frattempo, Gigi Fresco si è regalato un centrocampista nuovo di zecca che incrementa i petali della margherita delle opportunità a chi affidare le chiavi del centrocampo. Manuel Di Paola è un colpo interessante: arrivato a titolo definitivo, porta con sé qualità in linea con le necessità di un reparto che domenica, contro la formazione di Sasà Sullo, ha faticato a prendere in mano il pallino del gioco. Classe 1997, proviene dall’Entella. Nel curriculum ci sono tre stagioni in serie B e una porzione del torneo scorso nel Monza di Galliani e Berlusconi.

Manuel Di Paola con Diego Campedelli

Fisicità okay

Di Paola va il compito di aggiungere fosforo e geometrie nell’undici titolare in cui, da Gubbio in poi, dal primo minuto dovrebbe prender posto Santacroce. Il reparto arretrato domenica scorsa è andato in difficoltà in qualche occasione sui cambi di ritmo avversari. Con l’ex Napoli i rossoblù si sono garantiti un’altra iniezione di esperienza e pure fisicità che, Cazzola sulla mediana e Odogwu in avanti hanno portato in dote. La presenza di un ariete come il centravanti garantisce prestanza e costringe ad un costante impegno e dispendio di energie sul piano atletico per le difese avversarie. In più, Magrassi si sta dimostrando una risorsa su cui Fresco potrà contare, con l’auspicio anche di vedere presto il miglior Lupoli. E chissà che il mercato non porti altre novità dalla cintola in su.

Un test importante

La Virtus riparte da Gubbio e, indirettamente, da quel pomeriggio da lupi in termini calcistici. Giusto quattro mesi fa, in una gara decisiva sullo stesso terreno umbro, Danti e soci non erano riusciti ad esprimersi al meglio. Troppa tensione, forse, di fronte ad avversari di sicuro alla portata, finendo cornuti e mazziati pure da arbitro e classifica. In estate l’iniezione di esperienza è arrivata, così come è cresciuta la consapevolezza del gruppo nei confronti della categoria. Con le dovute cautele, il Barbetti potrebbe davvero essere il luogo ideale per iniziare a mettere alle spalle la paura del lupo.

(Foto VirtusVerona)

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.