Il più grande spettacolo del basket (BTTM 01)

Il campionato più bello del mondo. La National Basketball Association rappresenta la quintessenza dello sport moderno. Professionismo all’ennesima potenza, spettacolo di altissimo livello, tecnica straordinaria di protagonisti provenienti dai cinque continenti e impianti sportivi modernissimi. Nel cuore degli sportivi di ogni angolo del pianeta c’è la Nba, Un’organizzazione perfettamente collaudata che produce passione e divertimento – ma pure soldi – il cui successo è sempre crescente grazie al proprio fascino unico e irripetibile.

Il sogno di ogni bambino impegnato nelle sfide fra amici nei playground non solo più soltanto degli States ma di ogni continente è diventare un giorno un go-to-guy, un giocatore decisivo di una delle trenta formazioni della lega del basket professionistico americano fondata sessantasette anni fa. Per quanto le partite dei giganti del basket Nba siano entrate da anni nelle nostre case e facciano ormai parte della dieta televisiva quotidiana degli sportivi planetari, aldilà della passione per la pallacanestro assistere dal vivo a un match del campionato a stelle e strisce è una splendida occasione di godere per qualche ora di un vero e proprio show che permette di entrare a contatto con la way of life americana. Ogni gara è un evento di cui è impossibile non rimanere estasiati. Un genere di happening sconosciuto alle nostre latitudini che coinvolge anche i più profani del gioco con la palla a spicchi. Seduti sugli spalti, tra luci e musica, in un crescendo di adrenalina ed entusiasmo, ammirando una giocata di Kobe Bryant, un tiro dalla distanza di Dirk Nowitzki o un uno-contro-uno vincente di LeBron James, ci s’imbatte in genitori e figli intenti a divorare hotdog e chips con la salsa di formaggio, coppie al primo appuntamento, star hollywoodiane accomodate nei posti VIP a bordo campo, gruppi di amici intenti a trascorrere una serata piacevole sorseggiando una birra tra un balletto e l’altro delle cheerleaders.

L’edizione 2013-2014 prende il via il 29 ottobre per concludere la stagione regolare a metà aprile, prima del rush finale dei playoff che decreteranno i nuovi campioni. Ottantadue gare di regular season per ognuna delle trenta squadre, equamente divise tra impegni casalinghi e in trasferta, rendono piuttosto semplice l’accessibilità agli incontri per chi si trova in vacanza negli Stati Uniti nel periodo invernale. Dalla East Coast alla California, passando per il Midwest e il Sud, ogni grande città americana – più Toronto – è rappresentata, con l’eccezione di Los Angeles che ha due compagini, i mitici Lakers e gli emergenti Clippers  e, dal 2012, New York. La Grande Mela dalla scorsa stagione presenta ai nastri di partenza una nuova formazione, i Nets. Originariamente basati dall’altro lato del Fiume Hudson, nel New Jersey, per ragioni economiche e di marketing sono stati ricollocati a Brooklyn e ora sono in competizione nella gara, virtuale ma non troppo, per la supremazia cittadina con i più celebri Knicks, peraltro l’unica franchigia insieme ai Boston Celtics a essere rimasta fedele alla città d’origine, nel turbinio delle numerose relocation delle squadre nel corso degli anni.

Un altro elemento a rendere ulteriormente avvincente la nuova stagione Nba è la crescente sfumatura d’azzurro del torneo. Gigi Datome nel corso dell’estate è stato ingaggiato dai Detroit Pistons per diventare il quarto giocatore made in Italy  attualmente negli States. La prima felice conseguenza è che si moltiplicheranno i derby azzurri in programma. Calendario alla mano il primissimo è previsto per il 5 novembre in occasione del match tra Denver-San Antonio, nel caso Danilo Gallinari riuscisse ad anticipare il rientro da un infortunio al ginocchio e quindi affrontare il testa a testa con gli Spurs di Marco Belinelli. Con ogni probabilità dunque il primo degli scontri fratricidi avverrà cinque giorni più tardi sul magico parquet del Madison Square Garden newyorkese tra i Knicks di Andrea Bargnani e San Antonio con Belinelli, appunto. Tra le altre gare in programma tra italiani in scena nello storico – ma splendidamente rinnovato – impianto situato nel cuore Grande Mela, il 7 gennaio è in cartellone la sfida Bargnani-Datome mentre Gallinari con i Nuggets sarà in visita a New York il 7 febbraio. Per lui si tratta di un ritorno: tra il 2008 e il 2011 aveva vestito la divisa proprio dei Knicks nella prima parte dell’esperienza americana prima di trasferirsi in Colorado.

Italiani a parte, ognuna delle centinaia di gare in calendario è un vero e proprio evento speciale. Come tradizione sarà il periodo natalizio uno dei più interessanti dal punto di vista del programma. Proprio il 25 dicembre a Brooklyn saranno ospiti i Chicago Bulls e a poche miglia di distanza nel cuore di Manhattan i Knicks se la vedranno contro Oklahoma City. Dall’altra parte della costa a Los Angeles invece i Lakers metteranno alla prova i campioni in carica di Miami mentre a San Francisco i Golden State Warriors affronteranno i Clippers. Per il derby newyorchese tra Knicks e Nets l’appuntamento è per un altro giorno speciale: il Martin Luther King Day, il 20 gennaio. Una delle tante sfide magiche che solo l’Nba sa regalare.

di Paolo Sacchi, da Best Tours Travel Magazine 1/2013Best Tours

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.