Intervista a Paolo Quagini (MC 18)

Il Chievo come il Real. Paolo Quagini, amministratore delegato di Bentobox.pro by Media Group, sfoglia l’edicola virtuale del suo iPad. A fianco di Grada Blanca, il magazine del club madrileno pubblicato ad ogni gara casalinga delle merengues, compare in bella mostra Mondo Chievo. Una presenza che regala al club gialloblù un’ulteriore soddisfazione che si somma alle tante altre ottenute sul campo e fuori. Grazie anche all’ottimo lavoro svolto dall’azienda di Quagini negli ultimi due anni, oggi il Chievo è tra le società italiane più apprezzate per qualità ed efficacia della comunicazione via web.

“Viviamo in un mondo che cambia, in cui internet permette oggi a tutte le persone, dall’Europa a sperduti villaggi in Africa, di accedere alle informazioni. Questo significa innanzitutto conoscenza, ma anche e soprattutto democrazia e sviluppo”, racconta Quagini, mentre verifica dal suo tablet i progetti multimediali che vedono impegnati i suoi collaboratori, dalla produzione di filmati al 3D mapping, spettacolari proiezioni ad altissima qualità su oggetti o pareti, più facili da ammirare che da spiegare, almeno a noi profani. Chievoverona.it è tra i più apprezzati siti dell’intero calcio italiano. Logico chiedere da dove nasca l’idea che ha guidato Bentobox..pro nella radicale trasformazione del website avvenuta in questi ultimi due anni.

È un processo che parte da lontano, dalle esperienze come fornitori di grandi aziende come Tecnogym e Virgin, per le quali abbiamo seguito la produzione di materiale video ed eventi. La grande opportunità è nata con la rivoluzione della compressione dell’immagine e quindi con lo sviluppo della rete. Abbiamo maturato la sensazione che le aziende avessero un grande valore intangibile, una grande storia, prodotti di indubbia qualità, ma fossero costrette a delegare ad altri i contenuti. Il mio obiettivo è stato quello di dare a loro la possibilità di comunicare direttamente.

Un’esperienza affascinante e innovativa?

Assolutamente. In questo senso il Chievo è stato un precursone rispetto alle altre società italiane, tanto che il suo sito è citato tra i migliori della Serie A con Milan, Genoa e Juventus. Siamo stati tra i primi ad avere una piattaforma web tv con un player proprio quando molti si limitavano ad utilizzare Youtube. Senza dimenticare che oggi il Chievo può trasmettere la propria identità attraverso la propria voce e quella dei suoi protagonisti.

In pratica è un modo nuovo e più diretto di comunicare e parlare ai tifosi?

Si tratta di una tendenza adottata anche da club come il Barcelona, ad esempio. Le persone si avvicinano tra loro per affinità. È lo stile dei social network, del mi piace, che diventa il motore di questo progetto in cui fa parte anche Mondo Chievo con le applicazioni per iPhone e iPad che affiancano la versione cartacea. È figlio dell’evoluzione generale che porterà presto, secondo noi entro l’inizio del 2013, ad avere più persone connesse tramite smartphone o tablet rispetto al tradizionale computer.

Un percorso che ha portato Media Group, nata nel 1995, a trasformarsi più recentemente in Bentobox seguendo l’evoluzione della tecnologia..,

Siamo nati come casa di produzione tradizionale. Video, filmati, per intenderci. Poi l’avvento della rete e del digitale ci hanno spinto a trasformarci in una media farm che ha nell’audiovisivo il minimo comune denominatore di tutta le sue attività.

Dal punto di vista tecnico quali sono i principali presupposti del sito del Chievo?

Nel momento in cui si apre una piattaforma è necessario utilizzare uno strumento che consenta al gestore di pubblicare e organizzare i contenuti in maniera dinamica e nel lungo periodo, come Drupal lo è nel caso del Chievo. Inoltre, fatto assolutamente non secondario, noi crediamo nell’open source, da sempre nel nostro dna. Anche per questo, con la stessa filosofia e in un rapporto di totale fiducia con il nostro cliente, lui è padrone di tutto quello che viene prodotto. Il nostro valore è condividere le conoscenze. L’obiettivo di Bentobox è quello che viene indicato nella mission dell’azienda. ovvero fare un percorso di comunicazione insieme al cliente e sviluppare con lui l’utilizzo degli strumenti multimediali e la cultura della rete. Naturalmente questo presuppone un miglioramento dei risultati, sia in termini di comunicazione che commerciali. Per questo, come nel caso del Chievo, utilizziamo strumenti trasversali in maniera integrata. Dai prodotti e servizi video, web e mobile fino all’organizzazione di eventi, come l’anno scorso con il Christmas Show.

Tablet e video a parte, qual è il rapporto di Quagini con lo sport?

Sono senpre stato un grande appassionato di volley. Ho un passato da dirigente e amici come Giani, Pippi e il povero Bovolenta.

Poi naturalmente il calcio…

Ovvio. Al Chievo sono legato non solo dal tifo e dal lavoro ma anche perché mio fratello Matteo è stato portiere all’epoca della serie C1 – era il secondo di Zanin, NdR – e ha conquistato la promozione in Serie B. Mio figlio Davide gioca invece nella squadra Paluani Life, un bel progetto in cui al centro c’è lo sport inteso come attività fisica e rispetto dell’avversario. A dire il vero, lo vedo più portato verso la musica. A lui piace suonare la chitarra, dovreste sentire come fa Sweet Child of Mine dei Guns’n Roses.

Chiudiamo col calcio giocato. Soddisfatto del Chievo 2011/12?

Sul campo la squadra quest’anno mi è piaciuta molto. Un ottimo collettivo che ha ottenuto la salvezza senza difficoltà. Un’altra stagione sicuramente da applausi in cui abbiamo anche apprezzato giocatori eccellenti.” A proposito dei calciatori gialloblù, gli occhi esperti di Paolo Quagini nei panni di producer chi vedrebbero bene per un futuro televisivo?

Dal punto di vista dell’immagine certamente Théréau è un personaggio che funziona, di quelli che bucano lo schermo. Sarà anche per i suoi tatuaggi, ma di sicuro piace molto. Lo vediamo dal numero dei contatti quando è presente sul sito. Invece direi che Frey potrebbe avere ottime chance come presentatore. È brillante, disinvolto, ha un bel tono di voce. Come lui direi anche Grandolfo. In occasione delle riprese dei filmati della Chievo Academy è stato spontaneo e simpatico. Bravo davvero.

E se a dirlo è chi ha seguito e prodotto i video musicali di Fiorello e Laura Pausini, gli si può credere.

di Paolo Sacchi (Mondo Chievo)

Quagini

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.