Maglie, che passione

Le divise da gioco sono una componente essenziale del gioco del calcio. Alzi la mano chi da tifoso non ha mai fantasticato nel ricreare quella della propria squadra del cuore. C’è chi le ama e chi le colleziona. E chi le disegna, come il presidente del ChievoVerona. Tradizione e creatività sono le parole chiave della nuove maglie della formazione gialloblù edizione 2016/17, ispirate nelle caratteristiche e nei dettagli ancora una volta da Luca Campedelli.

Delle tre previste in questa stagione, la seconda divisa da gioco è stata l’ultima in ordine di tempo a essere utilizzata in una gara ufficiale. E che gara, visto che il debutto è avvenuto al Bentegodi contro la Juventus. Nel confronto con le precedenti, restano invariate le presenze degli stemmi scaligeri rispetto alle versioni bianco-blu o bianche indossate del recente passato: lo scudo della Scala campeggia sul petto, così come, sul fianco sinistro, sfumato ma evidente, è riproposto il simbolo delle Arche Scaligere. Il colore è blu, scuro, accompagnato da una banda verticale gialla sul lato sinistro. Layout e colori si allungano sui pantaloncini, mentre i calzettoni ricordano gli anni ruggenti, prevedendo un ampio bordo giallo al vertice. A proposito del blu, si tratta di una sorta di ritorno: con varie sfumature di tono, è stato già presente in passato, soprattutto negli anni ottanta e novanta ed almeno fino al 2002.

Già esibita nelle trasferte di Firenze ed Empoli, la terza maglia è in realtà una novità assoluta per quanto riguarda l’abbinamento cromatico. Completamente bianca con banda verticale blu chiaro a sinistra, è contraddistinta dalla presenza sul petto dello stemma scaligero nella variante con due cani rampanti ai lati della scala, in colore blu, simbolo già utilizzato in due versioni delle divise “Christmas Edition”. Dettaglio che – e qui entriamo nella storia della città – merita un approfondimento: tradizionalmente caratterizzati da una scala argentea divaricata con quattro o cinque pioli, la peculiarità dei sigilli scaligeri rispetto ad altre Signorie è costituita dal fatto di esseri inseriti in uno scudo, arrotondato nella parte inferiore. Le varianti rispetto alla versione originaria furono apportate per distinguere i rami della famiglia e i relativi individui, come nella versione raffigurata sulla divisa del ChievoVerona con i cani controrampanti sostenenti la scala. Tornando alla divisa, sul retro del colletto compare il motto “Gaudete in domino”. Si tratta di un richiamo diretto alla storia del club: la scritta è tuttora presente sul portale d’ingresso dell’impianto sportivo dedicato al Dott. Carlantonio Bottagisio, recentemente rinnovato dal sodalizio gialloblù.

Chiudiamo con un classico: la prima maglia, che ripropone il consueto design di colore giallo con maniche blu. La preziosa novità riguarda la rifinitura del girocollo e dell’abbottonatura a sinistra – con bottoncini gialli su campo blu – ispirati alla scherma, l’altra grande passione sportiva del presidente oltre al calcio. Rimangono invece invariate le presenze, sul fronte, della figura di Cangrande della Scala e, sul retro, dello scudo della Scala ricamato sotto il colletto e la scritta ChievoVerona, in blu, sul fondo. In definitiva, nell’outfit da gioco dei giocatori anche quest’anno tradizione e rinnovamento sono garantiti.

Paolo Sacchi

ChiJuv

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.