Missione compiuta

Detto, fatto. Dal sogno-che-quasi-s’avvera di Balotelli fino al colpo finale di Bastien, arriva il momento dei bilanci a chiusura del mercato. Ne parliamo con Luca Nember, il protagonista delle trattative. Nel corso dell’estate, il DS gialloblù è “sceso in campo” con due obiettivi. Priorità uno: mantenere compatto l’organico – sia tecnico che agonistico – che da due anni sciorina un calcio gradevole ed efficace. Ma non solo: altro task importante, arricchire in senso assoluto la rosa con un elemento per reparto in grado di portare un valore aggiunto e, se possibile, qualche giovane speranza in prospettiva. In questo senso, la missione è stata compiuta.

Ecco l’intervista integrale in intervista esclusiva su Mondo Chievo:

Con la chiusura delle trattative Luca Nember ha consegnato a Rolando Maran la rosa definitiva del ChievoVerona edizione 2016/17. Direttore, dopo un’estate intensa pensavamo partisse per le ferie, invece… Vacanze? No, no, avrò tempo di farle a fine carriera (ride Ndr). Scherzi a parte, grazie al presidente ho la fortuna di fare questo lavoro e dunque preferisco seguirlo giorno per giorno. E poi se andassi via mi mancherebbe la squadra, il campo, i collaboratori. Meglio essere qui.

Allora parliamo di lavoro: il Chievo riparte con molti volti noti e qualche novità. Che mercato è stato? Rispetto alle precedenti due edizioni di calciomercato che avevo seguito, la nostra strategia è stata differente. Nello scorso biennio avevamo cambiato molto. Stavolta era importante preservare l’equilibrio di squadra che abbiamo costruito. L’obiettivo primario è stato confermare lo zoccolo duro di una rosa che sul campo ha fornito prestazioni di buon livello e risultati positivi.

Squadra che vince non si cambia: a fine campionato scorso aveva parlato di pochi innesti calibrati da inserire su un assetto base da riconfermare quasi in blocco. Si può dire “missione compiuta”? Abbiamo dato questo tipo d’impronta al nostro mercato. Lo scopo era inserire un profilo per reparto in grado di fornire un contributo importante in prospettiva, sia per la società che per l’allenatore. Abbiamo voluto essere coerenti con questa filosofia nel corso di tutta la sessione delle trattative. Quando si ricevono decine d’offerte d’ingaggio per nuovi acquisti come nel nostro caso è fondamentale essere ben consci di cosa si vuole ottenere. In accordo con il tecnico avevamo pianificato idee ed obiettivi: è stata una campagna importante a partire dalla prima fase, ovvero dalla riconferma di tutti gli elementi principali dell’ultimo campionato.

Tra le basi da cui il Chievo riparte c’è il gruppo di lavoro di Rolando Maran. Certo. Ancor prima di lavorare sulla squadra è stata fondamentale la riconferma dello staff tecnico che ha contribuito ai risultati di queste due stagioni tutte in crescendo.

Sorrentino, De Guzman, Bastien, Parigini: quattro innesti di primo piano. Sono tutti giocatori in grado di dare un contributo importante. Ognuno di loro ha qualità per aiutare il Chievo a salvarsi il prima possibile. Si andranno ad inserire in una squadra che ha dimostrato di saper giocare bene al calcio.

Bastien era nel mirino di Liverpool ed Arsenal. Un bel colpo, no? È un ragazzo interessante. Lo stavamo seguendo da tempo e spero ci possa regalare grandi soddisfazioni. È un classe 1996, si è messo in luce in serie B ad Avellino dove ha giocato con continuità. È difficile competere sul mercato con società di primissima fascia ma talvolta arrivare in anticipo, lavorare sotto traccia, possono dare una chance in più a club come il nostro nel riuscire a concludere positivamente una trattativa.

Balotelli, Osvaldo, grandi nomi: quest’estate il suo telefono è stato caldo. Il Chievo deve avere una sua dimensione: l’ingaggio di certi giocatori presuppone una gestione specifica. Occorre inquadrarli all’interno di un gruppo e di logiche societarie. Tutto ciò non è semplice. Il nome a cui siamo stati più vicini è stato quello di Mario Balotelli, con cui ci conosciamo da tempo. Era un’ipotesi affascinante su cui abbiamo lavorato con il Presidente. Per varie ragioni si è poi deciso di non portare avanti la trattativa ma il ragazzo è stato veramente ad un passo dal venire al Chievo.

Un giocatore di fama planetaria che pensa di venire al Chievo: un bel segnale, no? Comunque sia andata, ci ha fatto un enorme piacere essere stati considerati da un campione come Mario come un club ideale da cui poter rilanciare la carriera. È stato una sorta di grande attestato di stima soprattutto verso il presidente. Il ChievoVerona oggi è un marchio apprezzato, conosciuto e rispettato in tutto il mondo per l’immagine del suo presidente e la società che ha saputo costruire negli anni. La sua competenza, la sua umanità, il suo modo di fare sono ammirati ovunque. Tanto da ispirare giocatori come Balotelli nel vedere in questa società l’ambiente giusto in cui poter tornare a esprimersi al meglio.

Da chi si attende “quel qualcosa in più” in questa stagione? Abbiamo tanti elementi di qualità. È naturale che tutta la piazza si attenda un contributo importante da certi giocatori. Come Floro Flores, ad esempio. Oppure Valter Birsa, che ha numeri incredibili ed è in un percorso di crescita costante. Per non dire di Lucas Castro, apprezzato nello scorso torneo, o della difesa, che possa riconfermarsi tra le migliori della serie A. È lecito aspettarsi da tutti un piccolo passo in avanti nell’ottica di raggiungere la salvezza prima possibile.

A proposito di piazza: anche quest’anno alla prima in casa grande entusiasmo da parte dei tifosi. Loro sono importantissimi: la squadra ha bisogno di sentire il calore e l’entusiasmo ad ogni partita e sentirli vicini. Sono uno stimolo e un sostegno per i ragazzi che scendono in campo con la nostra maglia. Ci auguriamo di dargli grandi soddisfazioni anche in questa stagione.

Paolo Sacchi
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Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.