Una serata speciale

È stato un onore essere chiamato a presentare la serata di festa per i novant’anni del Chievo. Fuori dal mainstream mediatico esistono storie straordinarie e quella del club veronese ne è annoverata tra queste a pieno titolo. Il sodalizio gialloblù, per quanto sia un’eccezione, conferma la regola e può rappresentare una sorta d’ispirazione: nessuno parte battuto. Val la pena ricordarlo: è l’unica società sportiva in Italia, e tra i rarissimi casi al mondo, che è riuscita a salire la ripida piramide gerarchica della propria disciplina iniziando la scalata dalla base fino ad arrivare al vertice.

Partito dai tornei amatoriali, il Chievo ha iniziato un’ascesa attraversando otto categorie fino alla serie A e alle competizioni continentali. Una serata nobilitata dalla regia dell’evento e dal contesto, che ne è stato ben più di una perfetta cornice. In un rimando evocativo tra le visioni di uomini che hanno saputo realizzare i propri sogni, tra storiche divise da gioco e auto d’epoca parte di una collezione di grande valore e suggestione, al Museo Nicolis si sono intrecciate storie e icone accomunate dalla passione, tra cultura e sport.

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.