Chievo v Bologna – I magnifici sette

I magnifici sette. Sono i tecnici che hanno guidato il ChievoVerona nei dieci anni in massima serie. Per due di loro, Delneri e Iachini, all’attivo si contano anche i campionati cadetti che nel 2002 e 2008 hanno visto i gialloblù conquistare la promozione in Serie A. Felice ‘meteora’ invece è stata Icio D’Angelo, bravo a guidare Pellissier e compagni a una disperata salvezza sedendo sulla panchina della formazione di Luca Campedelli nelle ultime tre partite del torneo 2004/05. Quello che accomuna tutti è sicuramente l’onore e l’onere di aver contribuito a scrivere importanti capitoli di una favola diventata, anche grazie al loro lavoro, una consolidata realtà del calcio italiano. Ricordiamoli uno a uno.

Luigi Delneri (2001-2004; 2006-2007) G134 V50 N41 P43

Debutto: 26 agosto 2001, FiorentinaChievo 0-2; Ultima: 27 maggio 2007, Catania-Chievo 2-0

Il destino fa incrociare Chievo Verona e Gigi Delneri nel momento giusto al posto giusto. Arrivato in B nel 2001 il tecnico con i baffi guida nella sua prima stagione i gialloblù alla storica promozione nel calcio che conta. Le sorprese però non finiscono qui, anzi. Dato per spacciato dai media nel corso dell’estate, anziché retrocedere, il Chievo finisce per qualificarsi alla Coppa UEFA dopo un torneo memorabile in cui per diverse settimane guida addirittura la classifica. In tutto il mondo esplode il fenomeno-Chievo in cui, oltre ai meriti della dirigenza del club, la filosofia dell’allenatore friulano e la sua rivalutazione del gioco sulle corsie esterne rappresentano la ciliegina sulla torta. Successi come il 2-1 sull’Inter a San Siro resteranno indelebili. Sotto l’aspetto tecnico, la squadra adotta uno schieramento innovativo per il calcio italiano: pressing e difesa alta, ripartenze, 4-2- 4, cultura del lavoro e modestia: così i ‘mussi volanti’ trasformano i sogni in realtà nelle tre stagioni nella massima serie in cui il Chievo termina al 5°, 7° e 9° posto e debutta in Europa. Richiamato nell’ottobre 2006 dopo le esperienze con Roma e Palermo, al mister di Aquilea non riesce l’ennesimo miracolo: nel 2007 il Chievo torna in B inchinandosi al Catania nell’ultimo match della sua avventura veronese.

Mario Beretta (2004-2005) G35 V9 N9 P17 Debutto: 11 settembre 2004, ChievoInter 2-2; Ultima: 8 maggio 2005, Chievo-Fiorentina 1-2

L’eredità lasciata da Delneri dopo il triennio in Serie A è certamente pesante. A prendersene carico è un altro allenatore emergente con carisma e debuttante nella massima serie. Mario Beretta non snatura l’assetto tattico ereditato dal predecessore. L’avvio di stagione è promettente e l’obiettivo di raggiungere velocemente la salvezza nella prima parte di campionato pare senza dubbio alla portata. La formazione veleggia non lontano dai quartieri alti della classifica e resta imbattuta nelle prime sette giornate fino quando cede 0-2 in casa contro la Sampdoria. Qualcosa nel meccanismo s’inceppa – in particolare l’attacco, che sarà il meno prolifico del torneo – e nel periodo tra dicembre la squadra scivola inopinatamente verso le sabbie mobili della zona retrocessione. A giocarsi la salvezza nelle ultime giornate però non sarà Beretta. A tre gare alla fine la sesta sconfitta interna del torneo, un 1-2 contro la Fiorentina, costa cara al tecnico che viene esonerato.

Maurizio D’Angelo (2005) G3 V2 N1 P0

Debutto: 15 maggio 2005, Siena-Chievo 0-1; Ultima: 29 maggio 2005, RomaChievo 0-0

Il Chievo è in emergenza. Con un piede in Serie B è necessaria la scossa e Luca Campdelli a tre turni dal termine del torneo 2004/05 si affida a un fedelissimo del club. Al posto di Mario Beretta arriva l’ex difensore gialloblu Maurizio D’Angelo, già recordman di presenze con la maglia del club della Diga. Icio, che conosce bene i compagni anche per aver ricoperto il ruolo di vice allenatore, si rivolge soprattutto alla vecchia guardia, cercando di far breccia nella psicologia dei giocatori, tranquillizzandoli ma contemporaneamente richiamandoli alle loro responsabilità. Nelle tre gare in cui resterà in carica, il Chievo passa a Siena e affonda il Bologna al Bentegodi, in entrambe le occasioni per 1-0. A Roma, nel match di chiusura, i giallorossi non passano e la

Giuseppe Pillon (2005-2006) G44 V13 N16 P15

Debutto: Juventus-Chievo 1-0, 28 agosto 2005; Ultima: Torino-Chievo 1-0, 10 ottobre 2006

Nell’estate 2005 si rimescolano le carte. E’ ancora un baffo triveneto, Luigi Pillon da Preganziol, ad accomodarsi sulla panca del Bentegodi. La sua esperienza in gialloblù, con cui muove i primi importanti passi nella massima serie, è il manifesto di quanto il calcio sia contraddittorio. Dal bel gioco dinamico del primo anno che vale il ritorno in Europa si passa all’apatia e alle sofferenze in zona retrocessione del secondo. Nel suo primo anno il Chievo, che scopre Obinna e si affida al duo del gol Amauri-Pellissier, scala la classifica con gare da incorniciare come il 2-1 casalingo sul Milan fino al settimo posto finale, rivalutato dopo lo scandalo di Calciopoli e il conseguente sconvolgimento della classifica in una quarta posizione che vale il terzo turno preliminare della Champions League. L’anno successivo la stagione parte male con la doppia eliminazione europea per mano dei bulgari del Levski Sofia dalla Champions League alla Coppa UEFA con i portoghesi dello Sporting Braga. A preoccupare però è soprattutto l’avvio negativo in campionato in cui dopo sei turni in cui i gialloblù racimolano un solo punto ottenuto in un pari con l’Empoli. La squadra sembra scarica e, a malincuore, per Pillon arriva l’esonero.

Giuseppe Iachini (2008) G10 V1 N3 P6

Debutto: 31 agosto 2008, ChievoReggina 2-1; Ultima: 2 novembre 2008, Palermo-Chievo 3-0

Dopo la retrocessione in B il Chievo decide di ripartire con un nuovo mister. Luca Campdelli e Giovanni Sartori decidono di affidarsi a Beppe Iachini, tecnico la cui preparazione e la voglia di emergere hanno già lasciato buone tracce tra i cadetti. I gialloblù stravincono il campionato 2007/08 con una corsa solitaria nel girone di ritorno alzando il trofeo di campioni di Serie B. Nel torneo successivo nella massima serie il 4-3-3 di Iachini non riesce purtroppo a produrre gli stessi risultati del campionato precedente. Nonostante l’entusiasmo per la vittoria 2-1 sulla Reggina al primo turno che segna il suo personale debutto su una panchina di A, il suo Chievo non decolla e quello resta l’unico successo all’attivo. Una serie negativa è fatale per le sorti del grintoso ex centrocampista che, per quanto provi a modificare lo schema tattico, non riesce a invertire un trend che diventa preoccupante. Alla decima giornata mister Beppe viene esonerato. I sei punti totalizzati sono troppo pochi e così la sua strada si separa da quella del club. Tra gli applausi e i ringraziamenti da parte di tutti per il lavoro svolto, ma per il Chievo è necessaria una svolta.

Domenico Di Carlo (2008-2010; 2011- oggi) G72 V21 N22 P29

Debutto: 9 novembre 2008, ChievoJuventus 0-2

Il torneo del ritorno in A si rivela più difficile del previsto e, congedato Iachini, Campedelli vira verso un giovane tecnico già con un ottimo passato alle spalle alla guida del Mantova e con all’attivo una precedente esperienza nella massima serie. Per Mimmo Di Carlo l’inizio è tutto in salita vista la posizione della squadra, ma la sua cura a Pellissier e compagni giorno dopo giorno sembra dare qualche effetto. Ultimissimo e staccato di diverse lunghezze dalla zona salvezza, con soli 13 punti conquistati nell’intero girone d’andata, il Chievo inizia la scalata. Di Carlo utilizza il break nel periodo natalizio per rigenerare mentalmente e tatticamente la formazione e il Chievo inizia a correre. Inventa Pinzi ‘trequartista’ e lancia il duo difensivo sudamericano Morero & Yepes in mezzo alla difesa-La squadra mette la freccia superando le avversarie e raggiungendo la salvezza anticipata per terminare onorevolmente al 16°posto. Nella sua seconda stagione veronese va ancora meglio, sigillando un tranquillo torneo di centro classifica con una storica vittoria sulla Juventus. Passato alla Sampdoria nell’estate 2010, il resto è storia di oggi. Tornato in gialloblù dopo dodici mesi, Di Carlo è ormai ad un passo dalla centesima panchina ufficiale con il Chievo.

Stefano Pioli (2010-2011) G38 V11 N13 P14

Debutto: 29 agosto 2010, ChievoCatania 2-1; Ultima: 22 maggio 2011, Palermo-Chievo 1-3 Era transitato dai giovani della squadra Primavera gialloblù prima di farsi notare dal grande pubblico guidando il Parma e soprattutto il Sassuolo. Stefano Pioli è la scelta della dirigenza gialloblù per la stagione 2010/11 in cui il Chievo intende aumentare la qualità tecnica in fase offensiva. L’impatto dell’allenatore sul gruppo è estremamente efficace. Alla seconda giornata, il 3-1 esterno assestato al Genoa riporta la formazione veronese in testa alla classifica dopo un decennio. Una soddisfazione che dura solo sette giorni ma è la premessa a un torneo, pur con qualche saliscendi, sicuramente apprezzabile. Pioli puntella la difesa e mette un trequartista offensivo dietro le punte, talvolta variando lo schema piazzando due esterni a raccordare le linee di difesa e centrocampo. Si toglie la soddisfazione di battere l’Inter campione europea e conquistare la salvezza matematica con un scintillante 2-2 a casa della Juventus. Il successo esterno per 3-1 a casa del Palermo nell’ultimo turno e nella sua ultima gara alla guida della formazione sancisce il raggiungimento dell’eccellente 11° posto prima della sua partenza verso Palermo.

di Paolo Sacchi (Mondo Chievo 05)

delneri

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.