Chievo v Udinese – Intervista a Roberto Guana

Corre, lotta, non molla mai. Roberto Guana sul campo è un vero ‘duro’, un centrocampista sempre al centro dell’azione. Non lasciatevi ingannare però: fuori dal terreno di gioco il numero cinque gialloblù è un ragazzo gentile, garbato, eccezionalmente disponibile. E’ sempre pronto alla battuta scherzosa, a fermarsi con i tifosi per una foto o un autografo in più. Un ‘bon butel’, insomma. Ha alle spalle una carriera trascorsa quasi interamente in Serie A con le maglie del Brescia, città dove è nato e cresciuto, poi Cagliari (in B) e ancora la massima divisione Ascoli, Palermo, Bologna e Cesena, squadra con cui ha disputato una stagione a cavallo delle due con il Chievo. E’ sceso in campo da titolare in quattro delle cinque gare della gestione di Eugenio Corini. Prima del match casalingo con l’Udinese, un match importante in questo momento del campionato, nell’ultimo mese l’andamento dei gialloblù è stato simile a quello di uno yo-yo. In alto con Sampdoria e Fiorentina tra le mura amiche, giù a Napoli, poi ancora a volare con il Pescara ed un tracollo con il Milan, nonostante una buona prova nella prima parte di gara. Ora si torna a giocare al Bentegodi, dove sono arrivati sette punti nelle tre ultime gare: possiamo dire che giocare a Verona sia diventato un vero e proprio valore aggiunto? “Il fatto di giocare in casa è uno stimolo importante. I tifosi della curva ci sostengono ogni volta dal primo all’ultimo minuto ed è sempre una soddisfazione fare prestazioni di buon livello nel nostro stadio. I buoni risultati ci consentono di godere tutti, noi in campo e i tifosi sulle gradinate. E’ ancor più bello poterli ringraziarli dell’aiuto che ci danno in ogni partita, come peraltro facciamo sempre, in particolare dopo una gara vinta. Non c’è dubbio sul fatto che per noi sia fondamentale avere il fattore campo dalla nostra parte”. Come nella lotta nel fango contro il Pescara dieci giorni fa, un successo che ha permesso alla squadra di proseguire nella serie positiva interna. “E’ stata una vittoria molto importante perché ottenuta contro una diretta concorrente. Lo sapevamo prima della partita che sarebbe stata dura. Poi, come ha detto anche il mister non si trattava di uno scontro decisivo ma sicuramente era importante fare tre punti. Oltre al risultato è stato significativo anche il modo in cui siamo arrivati al successo dopo una bella prova di tutta la squadra”. Nel Chievo di quest’anno, partita dopo partita ti stai confermando un elemento di riferimento. Per usare una metafora politica, Guana è ormai un giocatore ‘di lotta e di governo’… “No, no, guarda – dice sorridendo – di lotta, di lotta! Al governo c’è Luca (Rigoni N.d.R.) che sta facendo davvero un magnifico campionato. Ho ottimi compagni e l’importante è che il reparto giochi bene. Stiamo trovando tutti insieme un buon affiatamento, chiunque scenda in campo. Il mister sta dando spazio a tutti, direi che ognuno sta rispondendo con prestazioni importanti”. Che cosa si aspetta Guana da questa stagione? “Gli obiettivi personali coincidono con quelli della squadra. Il mio unico traguardo è raggiungere la salvezza col Chievo”. Nemmeno un gol in programma? Nelle ultime gare non è arrivato per un soffio e l’anno scorso con la maglia del Cesena una rete l’hai realizzata; mica vorrai far ingelosire i tifosi gialloblù? “Beh allora sì, spero davvero di riuscire a far gol anche quest’anno, Anzi, magari due così stabilisco il mio record in Serie A!”. Sei ritornato a Verona dopo un anno . La città e il club li conoscevi già… “Devo dire la verità, verso il Chievo ho un senso di appartenenza. Ho girato parecchie squadre, ho giocato in tutta Italia ma non c’è una città in cui mi sono trovato così bene come a Verona. Qui mi sento a casa ed è una sensazione che non ho avuto in nessun altro posto, neppure a Brescia”.

di Paolo Sacchi (Mondo Chievo 06)

Guana

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.