Fantozzi all’Old Trafford

1 febbraio 2016, Manchester United-Hull City

All’Old Trafford uno steward ha cortesemente rifiutato di farci entrare in quanto avevamo un Ipad, peraltro senza la benché minima intenzione di usarlo. Purtroppo non ricordavamo che le norme a tutela dei diritti d’immagine del Manchester United vietano la possibilità di introdurre nello stadio videocamere e affini, altrimenti avremmo evitato di portarlo. Con i tempi stretti, il problema era trovare una soluzione e possibilmente evitare la coda chilometrica per la consegna e la restituzione al deposito oggetti, che avrebbe fatto perderci decine di minuti preziosi a fine partita. Dunque abbiamo deciso di correre un rischio – annessa potenziale figuraccia clamorosa – facendoci ispirare direttamente da una famosa scena fantozziana: la perquisizione all’ingresso del cineforum in cui viene proiettata per la Corazzata Potëmkin del maestro sovietico Sergej Michajlovič Ėjzenštejn, a cui sarebbe seguito il dibattito della “cagata pazzesca”. Anziché nascondere la radiolina che si è portato con sé, Fantozzi la tiene in mano e chi lo perquisisce non se ne avvede. Dunque, abbiamo tentato la sorte e provato nuovamente ad entrare nello stadio, stavolta tenendo l’Ipad in mano. Per quanto possa sembrare incredibile, nessuno l’ha notato. Lo steward ci ha sorriso e aperto il tornello senza problemi. Era la certificazione che Paolo Villaggio aveva capito tutto e che la sua cosiddetta comicità grottesca in realtà era lo specchio di come funziona la vita.

Per il resto, neppure Ibra, Pogba e Mourinho riescono a tenere alta l’amosfera di un impianto in cui, per quanto pieno come un uovo, il numero dei curiosi e dei turisti benestanti sembra prevalere su quello dei tifosi autentici e gli appassionati reali con esiti terrificanti sul contesto, davvero sottotono. Metà stadio sembra solo in attesa del gol dei padroni di casa per poter scattare una foto-ricordo. Se poi aggiungiamo che, col passare dei minuti, l’Hull si assesta dietro con Ranocchia e in avanti sfiora il gol del clamoroso vantaggio, si capisce che non è serata, soprattutto per tutti quelli che sono lì per il selfie con al collo la sciarpa celebrativa (…) di “Manchester United v Hull City“. Prodotti della società moderna, di quella che presenzia per dire di esserci stato più che di godersi lo spettacolo. Che sia un concerto o una partita non importa: è sufficiente la presenza di personaggi famosi da fotografare per postare il tutto su Instagram o Facebook e dimostrare di avere una vita interessante. Insomma, al fischio finale meglio scappare via e correre in centro. Il tempo recuperato va sfruttato a dovere, prima che la campanella suoni al Marble Arch, tra ricordi dei Joy Division e gli anni della mitica Hacienda.

Paolo Sacchi

Manchester Utd 0-0 Hull City

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Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.