La ragnatela del Crotone

Forte dei precedenti confortanti – tre successi su tre gare – e dei tre punti di vantaggio in classifica, il Crotone arriva allo scontro diretto per la salvezza contro il Chievo con il morale alto ed un collaudato sistema di gioco. Banalizzando in numeri, Walter Zenga schiera i propri uomini con un 4-3-3. Partendo dai pali, il capitano Cordaz governa una la linea difensiva che prevede a destra un giocatore dotato di corsa e capacità nel sostenere la fase offensiva come l’ex gialloblù Sampirisi oppure Faraoni, match-winner della gara contro l’Udinese. A sinistra a Martella vengono riservati maggiori compiti di copertura mentre completano il reparto i centrali Ceccherini e Capuano, abili sulle palle alte. In mezzo al campo, Mandragora ha la consegna di monitorare lo spazio con un ottica di rilancio e copertura; dal piede destro di Barberis partono iniziative – oltre alla gestione dei calci piazzati – sostenute a sinistra dal dinamismo dello svedese Rohden. In avanti, dopo gli exploit del nigeriano Simy, Trotta potrebbe essere dirottato a destra lasciando al compagno il compito di torre centrale. Ai suoi lati, oltre all’ex-Brentford, il carnet propone alternative come il mancino Ricci, sistemato da Zenga solitamente a destra per favorirne i tagli, mentre sul lato sinistro l’osservato speciale è il rumeno Stoian, altro ex-Chievo, senza dimenticare il veronese Nalini, capace di giocare tra le linee e alimentare l’azione con le sue intuizioni negli ultimi venticinque metri.

UN RAGAZZO D’ORO. Passione e sacrificio. La grande avventura calcistica di Andrea Nalini, veronese purosangue, parte da lontano. Classe 1990, cresce calcisticamente nel Villafranca dove per mantenersi fa il saldatore e il magazziniere. Nel frattempo Gigi Fresco vede giusto: lo scova tra i dilettanti e lo porta alla Virtus Verona. Al Gavagnin Andrea emerge e mostra d’essere un ottimo esterno offensivo, tecnico e veloce, capace di operare anche tra le linee. Gli osservatori della Salernitana se ne accorgono tanto che i campani decidono di ingaggiarlo. Tornato a Verona per sei mesi in prestito coi rossoblù di Borgo Venezia – con cui debutta tra i pro – al rientro in Campania spicca il definitivo volo. Con gli amaranto conquista sul campo la serie B e, dopo una stagione tra i cadetti, nell’estate 2016 arriva la chiamata del Crotone: finalmente è serie A. Anche al top Nalini sta confermando la sue qualità.

SPIDERMAN. L’Uomo Ragno è sempre lui. Okay, non avrà più la zazzera che agitava quando vinceva scudetti e coppe tra i pali dell’Inter, tuttavia lo spirito battagliero, la determinazione, il coraggio di prendersi ogni responsabilità e di affrontare nuove sfide Walter Zenga non li ha persi negli anni. Chiamato a dicembre a rimpiazzare Nicola, protagonista della clamorosa salvezza del Crotone dodici mesi or sono, Walter Zenga è a un passo dall’analogo obiettivo. Rientrato in Italia dopo l’avventura in chiaroscuro sulla panchina della Sampdoria, avvenuta diciannove anni dopo aver vestito la maglia blucerchiata da giocatore, l’ex portiere della nazionale e colonna dell’Inter è tornato a viaggiare, prima negli Emirati Arabi – ormai sua seconda casa – e nelle Midlands inglesi, a Wolverhampton in una carriera da tecnico giramondo in viaggio iniziata negli States con puntate anche in Romania, Serbia, Turchia e Arabia Saudita, inframmezzata da una positiva parentesi in Sicilia con Catania e Palermo.

Paolo Sacchi

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.