La missione di Lorenzo

“Lorenzo, sei pronto?”. “Si, sono pronto”.

L’alchimia tra mister D’Anna e Luca Campedelli arriva da lontano. Galeotta è stata una telefonata breve ma intensa. Non sono servite molte parole tra il Presidente e il nuovo allenatore della prima squadra gialloblù. “Ci conosciamo da venticinque anni. La sua è stata una chiamata che ho vissuto con entusiasmo, responsabilità e determinazione”. Con un pensiero – da parte di entrambi – verso chi fino a domenica scorsa era seduto su quella panchina. “Rolly è una persona che conosco bene e stimo. Sostituire lui è una responsabilità in più. Ha fatto un grande lavoro in questi anni”. “Lorenzo conosce bene la serie A. L’ha frequentata per anni da calciatore ed ora è l’uomo giusto per il Chievo. Ho scelto lui perché in questo momento lo ritengo l’unica persona in grado di incidere”. Il presidente ha anche analizzato il percorso stagionale: “Ci siamo imborghesiti. È mancata la cattiveria, la determinazione di portare a casa il risultato sempre e comunque. Ora serve fare punti: è irrilevante come li si otterranno. Per quanto riguarda il futuro, lo do quasi per scontato con Lorenzo ma intanto pensiamo a chiudere al meglio il campionato”.

Incassata la fiducia del “Pres”, il neo mister non è spaventato dal compito. “Sappiamo cosa ci aspetta e quel che dobbiamo fare. Bisogna rialzare la testa, tenerla dritta e affrontare partita per partita ad iniziare da quella con il Crotone. È una gara che determinerà tutto il resto”. Il suo legame con i colori gialloblù  è profondo. “Sono un uomo del Chievo. Ho dato tanto per questo club e ricevuto moltissimo”. Per D’Anna la maglia viene prima di qualsiasi velleità personale. “Sono qui per il bene di questa società. Ho accettato la sfida perché credo e spero di contribuire a raggiungere l’obiettivo”. Buona parte della chance salvezza sono legate alla prossima sfida in programma? “Su questo non ci sono dubbi: l’obiettivo primario è lavorare per la prossima partita. Non dobbiamo guardare oltre. Dobbiamo vincerla, in una maniera o nell’altra. Come? Sporchi, cattivi e brutti non importa. Il Crotone è una buona squadra, in ottima condizione fisica e mentale, ma so anche che anche noi abbiamo qualità e ho estrema fiducia che i ragazzi possano tornare quelli d’inizio stagione”. Saranno tre partite da battaglia in cui servirà la migliore condizione psicofisica. Come sta il Chievo? “Il lavoro svolto finora è stato di grande qualità. Ho parlato con il professor De Bellis: i dati sono tutti positivi. Ne ho avuto la conferma anche osservando i ragazzi in allenamento. Dunque ci siamo concentrati soprattutto sull’aspetto mentale: la testa è decisiva in queste fasi. Quando ci sono grandi motivazioni, si riesce ad andare oltre ai potenziali atletici”. L’esperienza con la Primavera? “Una grande palestra. Allenarci a Veronello mi ha dato anche modo di frequentare l’ambiente della prima squadra, giocatori e tecnici. Con alcuni di loro ci conosciamo benissimo”. Una carriera con le scarpe coi tacchetti ma anche da dietro la scrivania da cui attingere. “Mi è utile anche il bagaglio che mi sono costruito nel periodo in cui ho lavorato con Giovanni Sartori. Ho girato il mondo, osservato da vicino realtà che mi hanno arricchito”. Allenatori-modello? “Ognuno di quelli che ho avuto mi ha lasciato qualcosa. A livello tecnico, tattico oppure umano. Tutti sono stati fondamentali”. La grande volata sta per iniziare. Sensazioni? “La pressione è indubbio ci sia. Da calciatore ho vissuto tanti momenti delicati, non è un problema dover affrontare situazioni analoghe. La squadra deve trovare lo spirito giusto per salvarsi. Non conta più quel che è stato fatto negli anni scorsi. Quando con Davide Mandelli ci siamo presentati alla squadra ai giocatori abbiamo detto chiaramente che siamo qui per combattere al loro fianco. La nostra intenzione è chiara: se abbiamo deciso di accettare questa sfida è perché crediamo in loro”. Il gruppo come ha reagito? “Ho trovato giocatori vogliosi. L’atteggiamento che ho visto in questi giorni è stato positivo così come le sensazioni che mi hanno trasmesso. Tutti sono al centro della mia attenzione: vecchi, giovani non importa. Nessuno è escluso: lì valuterò in base a come si comportano. Farò le mie scelte rispetto a quel che mostreranno negli allenamenti. Moduli? Non escludo nulla. L’importante è avere elasticità mentale così come ben chiari i principi generali. Aggressività, compattezza, coraggio sono imprescindibili”. Birsa? “Ha qualità importanti che deve tornare a esprimere. Conto su di lui come su tutti i suoi compagni. Come Radovanovic, ad esempio: è una vera guida carismatica a prescindere dalla posizione in campo, che sia in difesa o a centrocampo”. Infine, un pensiero al pubblico. “Ho scelto di aprire i cancelli di Veronello agli allenamenti proprio per avere vicino i nostri tifosi. È un momento in cui abbiamo bisogno di tutti ma soprattutto del calore dei nostri sostenitori. Dobbiamo farcela, insieme”.

Paolo Sacchi

(Mondo Chievo No. 19; foto AC ChievoVerona)

Lorenzo D’Anna in numeri

Le gare disputate col ChievoVerona in Coppa UEFA, entrambe nel doppio confronto con la Stella Rossa nell’edizione 2002/2003

6 Le squadre in cui ha militato da giocatore. Oltre al ChievoVerona (13 stagioni dal 1994 al 2007), anche Como, Pro Sesto, Fiorentina, Piacenza e Treviso.

9 I derby di Verona in cui è sceso in campo, 7 dei quali in Serie B. In 3 di questi (1 in A) ha vestito la fascia di capitano. Anche considerando i giocatori di entrambe le squadre, D’Anna è il recordman per presenze.

19 I gol realizzati suddivisi tra Serie A (11), Serie B (7) e Coppa Italia (1). La prima segnatura appartiene al 2-2 registrato in Serie B durante ChievoVerona-Palermo del 19.1.1997, l’ultima a Parma-ChievoVerona di Serie A del 17.12.2006 chiusa con identico risultato. Lazio e Lecce le avversarie maggiormente colpite: 2 volte.

20 Dallo scorso 29.4 è diventato il 20mo allenatore a guidare il Chievo tra i professionisti, l’11mo relativamente alla sola massima categoria. Dopo Lorenzo Balestro, Maurizio D’Angelo, Eugenio Corini e Rolando Maran è il quinto tecnico ad aver già difeso i colori gialloblù come giocatore.

136 Le presenze in Serie A come capitano (secondo di sempre).

377 Le sue presenze complessive nel ChievoVerona che ne fanno il secondo professionista clivense di sempre. Oltre alle 161 in Serie A e 194 in Serie B (nel torneo cadetto), Lorenzo D’Anna vanta anche 20 incontri di Coppa Italia e 2 in Coppa UEFA. Il suo esordio assoluto con la squadra della Diga risale al 21.8.1994 in ChievoVerona-Lucchese 1-1 (4-3 d.c.r.) valevole per il primo turno eliminatorio di Coppa Italia; datata 7.4.2007 è invece l’ultima sua partita, Atalanta-ChievoVerona 1-0, 31^ giornata di Serie A.

(si ringrazia Marco Sancassani e Alessandro Longo)

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.