Lo svantaggio della fretta

Il migliore arbitro è notoriamente quello che sbaglia meno e la fretta, per antonomasia, è sempre cattiva consigliera. Note a margine da segnare a posteriori di Chievo–Cosenza e tutte dedicate al direttore di gara, il Sig. Manganiello di Pinerolo.

Autore di una buona prestazione, la giacchetta nera (si dice ancora così?) ha rischiato suo malgrado di incidere negativamente sull’esito della partita. Per la fretta, c’è da immaginare. Un suo fischio corretto ma superfluo o che, nella peggiore delle ipotesi, comunque avrebbe potuto attendere prima di emettere, avrebbe potuto risultare determinante nell’economia di prova e risultato. La sorte e la freddezza dal dischetto di Leverbe poi alla fine gli hanno sorriso e il suo sabato al Bentegodi è terminato senza conseguenze. Ma sai che rabbia fosse andata diversamente, nei confronti dei giocatori di Aglietti che invece peraltro di arbitri disattenti quest’anno ne hanno già incrociati diversi.

L’episodio è noto ai tifosi gialloblù, che lo hanno archiviato e poi oscurato nella memoria grazie alla eccellente prova di qualità e autorevolezza da parte di Šemper e soci. Al minuto 40 del primo tempo, su cross di Garritano dalla trequarti, Fabbro e Gigliotti si muovono verso l’interno dell’area di rigore seguendo l’azione sul lato opposto del fronte offensivo. Il primo, completamente smarcato, va sul secondo palo, mentre il centravanti in posizione centrale ruba un metro a Sciaudone. Superato in velocità, nonostante sia del tutto evidente che il traversone in arrivo sia fuori portata per i due contendenti, il giocatore cosentino strattona fallosamente il buon Michael che cade a terra in piena area. L’impatto avviene un secondo prima dell’arrivo del pallone qualche metro a sinistra, dove Gigliotti incrocia perfettamente al volo di sinistro. Il bel diagonale del francese finisce in rete, con il portiere ospite Falcone incolpevole. Sarebbe il gol che vale il vantaggio del Chievo ma non lo è. Il direttore di gara, proprio nell’istante in cui il difensore centrale colpisce la palla mandandola in rete, fischia il rigore.

Insomma, anziché applicare la norma del vantaggio, e dunque convalidare il gol (la decisione più semplice e logica) tradito dalla fretta Manganiello ha scelto di accordare il penalty che poi, per fortuna, è stato convertito in rete appunto da Leverbe.La “norma del vantaggio”, applicata con tempismo e intelligenza, conferisce un tocco di classe all’arbitraggio e permette al gioco di svilupparsi senza interferenze superflue. Se l’arbitro ieri avesse atteso davvero una frazione di secondo prima di usare il fischietto, avrebbe risparmiato al Chievo un rischio inutile nel dover trasformare il calcio di rigore per segnare un gol che aveva già realizzato regolarmente.

Cosa sarebbe invece accaduto nella fattispecie in cui, concesso il vantaggio, Gigliotti non avesse segnato? Non sarebbe stato un problema: l’arbitro sarebbe potuto tornare sui propri passi e avrebbe potuto accordare comunque il penalty. A norma di regolamento, l’azione dei gialloblù in questione è catalogabile in “chiara occasione da gol”. Si era nel pieno dell’area di rigore con un giocatore del Chievo in grado di concludere a rete senza difensori in grado di fermarlo. Il fallo di Sciaudone su Fabbro è stato immediatamente precedente al tiro in porta di Gigliotti: qualora non avesse segnato, la regola 5 avrebbe dato la possibilità a Manganiello di assegnare comunque il calcio di rigore. Mettiamola così: se arbitrare è un lavoro complicato, stavolta il direttore di gara ha trovato nella precisione di Leverbe un alleato. Con il suo gol dal dischetto, alla fine è andata bene a tutti, Manganiello incluso.

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.