Il Pibe nel fango

Genova, 17 gennaio 1988, Sampdoria-Napoli

Diluvia su Marassi. C’è la possibilità di andare a vedere il miglior calciatore del mondo: che fare? Allora ci si copre e si parte per lo stadio. La partita è un potenziale match da scudetto. All’ultimo turno del girone d’andata il Napoli è primo, la Sampdoria segue a soli due passi. Lo stadio è una specie di Visconte Dimezzato di Italo Calvino. Una metà “grama”, vecchia e scrostata, e una “buona”, peraltro visibile solo nelle fondamenta, in fase di crescita. Un po’ come la formazione di Vialli e Mancini, che vincerà lo scudetto tre anni dopo.

Vista l’affluenza prevista, occorre arrivare dentro presto per occupare un posto decente. Nei distinti superiori c’è spazio solo in piedi, il che provoca un effetto-vertigine su quei vecchi e stretti gradini. Da lì la partita in realtà si vede benissimo, non fosse che il temporale ad intermittenza e quella sensazione di precarietà che pressati, a strapiombo sul campo sottostante, non stimola sensazioni gradevoli. Le emozioni positive in compenso arrivano dal campo. Campo si fa per dire: un acquitrino: la polvere per i lavori allo stadio e l’abbassamento del livello del terreno di gioco stanno producendo effetti nefasti su quel prato che fino all’anno prima era ritenuto dal miglior drenaggio d’Italia. Il fango non riduce l’intensità della gara, piacevole ed equilibrata. Il Doria ci prova, va vicino al vantaggio – e lo meriterebbe – con Luca Vialli, con cui – specchio di tempi andati – abbiamo pure scambiato due parole all’arrivo delle squadre negli spogliatoi. Parafrasi essenziale del dialogo: “che dici, oggi vincete?”. “Speriamo, ma è dura”. Insomma, resta memorabile solo per il contesto. Nel pieno della lotta, Diego Maradona sembra non accorgersi che sta diluviando. Ancor meno quando la gara entra nel vivo e intercetta una palla vagante. Non ci pensa due volte: la spara alle spalle di Bistazzoni che, poveraccio, sotto la pioggia manco la vede arrivare. Il Pibe esulta come un matto. Si tuffa in una pozza all’altezza del corner, non lontano da dove sto seguendo la partita. Ne riemerge marrone. Ma che gli importa? Nel fango (quello vero) o sul prato verde, Maradona era il migliore di tutti.

Paolo Sacchi

5102200P SAMPDORIA V NAPOLI
Sampdoria-Napoli 0-1
Marcatore: Maradona 86′
SAMPDORIA: Bistazzoni, Briegel, Mannini M., Fusi, Vierchowod, Pellegrini L., Pari, Cerezo, Bonomi, Mancini R., Vialli.
NAPOLI: Garella, Filardi, Francini, Bagni(Bigliardi), Ferrario, Renica, Careca, De Napoli, Giordano (Carnevale), Maradona I, Romano F..
Arbitro: Lanese di Messina.

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.