Tommasi e i calciatori in attesa

Stasera nella diretta video di Heraldo “Succede alle 31” con noi c’erano Stefano Olivari e Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, che ha chiarito alcuno aspetti sulla questione legata alla ripresa della stagione calcistica. A partire da quanto avvenuto oggi con l’apertura agli allenamenti per le discipline sportive individuali «Alla quale ci siamo appellati – ci ha spiegato – per poter permettere almeno di poter consentire di accedere agli allenamenti individuali anche per gli sport di squadra».

Altro tema caldo, il cosiddetto “protocollo” in discussione tra Ministero dello Sport e Lega Calcio, alla base del percorso che vede l’Associazione Calciatori allineata con la Federazione nel cercare di far ripartire il campionato con le corrette premesse. «Per tornare all’attività – ha ribadito Tommasi – dovrà essere garantita la massima sicurezza, il contatto fisico e le partitelle, ovvero tutto quello che serve per allenarsi ad una partita di calcio. Per la ripresa completa dell’attività calcistica ocorre strutturare un gruppo che non metta a rischio calciatori, staff e tutte le persone a contatto con loro». La data di un eventuale ripresa della stagione è ancora un rebus: e se venisse sviluppata sull’anno solare? «Dal punto di vista sportivo e della salute sarebbe una delle soluzioni migliori. Le incognite sono legate agli aspetti contrattuali, soprattutto dei diritti televisivi, e l’allineamento con le competizioni europee». «Il calcio – ha aggiunto Olivari – è una realtà non paragonabile agli altri sport dal punto di vista del giro d’affari e per il fatto che possa vivere per un po’ anche senza il pubblico allo stadio». Per gi atleti al momento sul piatto ci sono anche problematiche legati agli emolumenti ai giocatori che nella massima divisione vedono diverse società in ritardo da mesi al pagamento degli stipendi con alcune situazioni critiche sul piano economico anche in Lega Pro e in serie D. I calciatori vorrebbero ripartire: stanno aspettando solo il segnale giusto per farlo.

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.