Tour de force in arrivo

La domanda delle domande di questa settimana è se per il Chievo sia stato negativo o positivo il rinvio della partita contro il Vicenza, non disputata sabato scorso per le note e comprensibili problematiche legate al Covid-10 della formazione di cui Renzo Rosso è il proprietario.

Come avrebbe potuto dire uno dei nostri punti di riferimento sulla filosofia applicata al calcio, l’indimenticabile professor Franco Scoglio, si tratta di un quesito a cui è impossibile dare una risposta, perché, come sosteneva lui “Con i se e con i ma si sono mai guadagnati ne persi punti in classifica.”

Resta indubbio che nelle prime sette giornate di campionato la formazione di Alfredo Aglietti sia apparsa in eccellente condizione di forma psicofisica, estremamente equilibrata e organizzata sul piano tattico. In più, al “Menti” sarebbe pure scesa in campo con il dente avvelenato per essersi lasciata sfuggire una meritata vittoria nella trasferta il Pordenone, ultima partita disputata.

Il rinvio – legittimo, sia chiaro – tutto sommato può essere dunque considerato in accezione negativa, per quanto d’altro canto di fronte ad attendere i gialloblù ci sarebbe stato un undici arcigno e di buona qualità complessiva, come quello di Mimmo Di Carlo, galvanizzato dal primo successo stagionale ottenuto a Cremona.

Non esiste dunque una risposta, e tutto sommato è inutile cercarla per metterla sulla bilancia. In queste due settimane con il pallone confinato allo Sport Hotel Veronello I gialloblù hanno avuto modo di inserire definitivamente gli ultimi arrivati nei meccanismi del gruppo e preparare una fase intensa della stagione. In attesa di conoscere la data del recupero del match contro il Lanerossi, nei prossimi quaranta giorni il Chievo è atteso, compresi i giorni di festa,  da nove partite. È una sorta di tour-de-force analogo a quello vissuto tra giugno e agosto alla ripresa post-lockdown. Il “bonus”. Stavolta, l’ampiezza della rosa in senso assoluto e relativo,. sul piano della ricchezza degli uomini, garantisce valore e soluzioni di livello in ogni reparto.

Venerdì sera al Bentegodi arriva il Lecce. Sarà un match in cui l’asticella delle difficoltà è salita ulteriormente sulla scorta del risultato strabiliante ottenuto dai giallorossi nell’ultimo turno. Il sette a uno rifilato alla Reggiana li pone in zona promozione, obiettivo naturale per una compagine creata per conquistare immediatamente il ritorno in Serie A.

Le sfide con le big, come Monza insegna, non sembrano intimorire Gaetano e compagni. Quella contro i salentini, nel percorso in una stagione che ha aperto solo da breve le danze, sarà una tappa interessante per pesare le loro potenzialità. Ma non c’erto l’ultima.

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.