Virtus, che carattere

Ancora una big del girone B della Lega Pro deve fermarsi di fronte alla Virtus Verona. I rossoblù di Gigi Fresco conquistano il secondo due a due consecutivo con una della favorite alla promozione. Questa volta a doversi accontentare ė la capolista Sűdtirol, che arrivava da otto turni di risultati utili consecutivi.

Gli ospiti sapevano che sarebbe stata una partita complicata. Al Gavagnin i padroni di casa sono imbattuti in questa stagione e ora hanno alle spalle un filotto di sette  gare senza sconfitte. Il risultato di ieri fa eco a quello ottenuto a Perugia domenica scorsa. Il morale si alimenta con prestazioni così. La solidità dell’impianto di gioco e la qualità della rosa del club di Borgo Venezia trova in risultati come questi ultimi la miglior benzina da mettere nel proprio motore.

Bentivoglio e compagni hanno trovato di fronte una formazione che ha tentato fin da subito di far valere la propria solidità. Ne è uscita fuori una partita molto divertente, con gli uomini di mister Vecchi che si confermano una formazione solidissima a prescindere dall’aver dovuto accontentarsi di un punto. L’approccio dei bolzanini ispira la metafora del panzer, o di un cingolato se preferite. Forti fisicamente, abili nel giocare in velocità, i biancorossi spingono con costanza. Sono solidi e potenti. dal punto di vista fisico. La loro prestazione semmai esalta quella della Virtus. Sempre in partita, ha saputo tener botta e reagire. Con carattere e personalità,  qualità esibite in questo anno solare positivo in termini di crescita e risultati sportivi.

Pittarello prima e Danti poi, in collaborazione con Marcandella, hanno sfruttato al meglio i due svarioni difensivi della compagine altoatesina. Un gol per tempo che ha ribaltato lo svantaggio iniziale con caparbieta e, per certi versi, cinismo. Il Sűdtirol per contro ha giocato da prima della classe. Raggiunto il pari non si è accontentato. Ha attaccato con constanza e sfiorato il terzo gol. Alla fine il guizzo vincente nel forcing finale non è arrivato ma, almeno stavolta, può valere il detto “chi s’accontenta gode”.

La Virtus mette in tasca così altro punto fondamentale nella caccia verso la salvezza matematica, il ventiduesimo in sedici gare. Domenica prossima termina l’anno solare agonistico dei rossoblù con una trasferta a San Benedetto del Tronto in cui cercherà di chiudere in bellezza il 2020. A prescindere dal risultato che verrà, questi dodici mesi sono da archiviare con soddisfazione da chi opera in via Montelungo. Il sodalizio di Fresco ha messo in mostra ulteriori progressi sia sul piano della costruzione dell’organico, che soprattutto in ambito societario e organizzativo nel mondo dei pro. Ed è per paradosso il risultato di cui andar più orgogliosi.

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.