Alabarda spaziale

Cittadella, 6 marzo 2009, Cittadella-Triestina

Sono ormai sessant’anni che la Triestina vede la serie A da lontano. Talvolta da troppo lontano: dai bassifondi del calcio italiano. Storia complessa, quella del sodalizio giuliano, portabandiera calcistico di una delle principali città italiane e ancor prima dell’Impero Asburgico. Da giusto cent’anni su Trieste, come la retorica impone, sventola il tricolore. Fondato nel 1919, il sodalizio calcistico del capoluogo della Venezia Giulia talvolta ha goduto di un occhio di riguardo da parte della politica incrociata al mondo del pallone. La necessità della presenza della Triestina al massimo livello del calcio italiano è stato uno degli elementi di simbolismo patriottico che, sia in epoca Fascista che nel drammatico dopoguerra, hanno quantomeno avuto il pregio di portare alla ribalta personaggi straordinari. Del calibro – uno per tutti – di Nereo Rocco.

Come dicevamo, sono ormai ricordi lontani. Chi romanticamente spera di rivedere la maglia con l’alabarda sul petto in A, finora ne è rimasto deluso. L’ultima volta in cui il sogno avrebbe avuto qualche chance è stato nel 2009: ragion per cui, una sera, ci siamo spinti fino a Cittadella per capire se il risveglio sarebbe stato altrettanto felice. A guidare quella squadra c’era Rolando Maran, ex difensore del Chievo. Incroci curiosi che lo sport talvolta regala. Dopo le sue ottime tre stagioni sulla panchina del “Citta”, l’attuale mister del Chievo ha fatto il grande salto verso la serie B. È sostituito da Claudio Foscarini, che in quella occasione – e lo sarà per nove anni consecutivi, è l’allenatore in carica della compagine veneta. In una serata gradevole al Tombolato, il successore può fare ben poco contro gli uomini di Rolly che passano come un caterpillar, chiudendo la contesa già nel primo tempo. Un tre a zero che significa quarta vittoria consecutiva, ovvero in scia per un posto ai playoff. Uomo del match – o che comunque cattura la nostra attenzione – è il centravanti Pablo Granoche. Lo chiamano Diablo e in effetti fa dannare gli avversari: lotta, corre e segna. Lo farà per tutta la sua carriera, anche se soprattutto a livello di campionato cadetto.

A fine stagione però la serie A non passerà per Trieste: anzi, quella sarà l’ultima stagione serena sul golfo, premessa ad un decennio di fallimenti ed amarezze. Non per Maran, che dalla città di Umberto Saba ha preso il volo.

Paolo Sacchi

Cittadella 0-3 Triestina

Marcatori: Della Rocca 15, Granoche 25, Milani 41

Cittadella: Pierobon, Manucci, Cherubin, Iori, Teoldi, Carteri (Gerardi 70), Bonvissuto, Pesoli, Castiglia, Carparelli,(De Gasperi 46), Oliveira (Volpe 87). All.: Foscarini.
Triestina: Agazzi, Rullo, Gorgone (Allegretti 59), Antonelli, Granoche, Princivalli, Cottafava, Minelli (Petras 87), Testini, Della Rocca (Stancovich 65), Milani. All.: Maran.

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.