“Udite, udite!” Un tempo alla divulgazione delle notizie ci si affidava ai messi. Più avanti, grazie a Guttemberg, ecco il primo grande salto di qualità. Poi la tv, infine internet. Tanto che ora d’informazione ce n’è (paradossalmente) forse fin troppa. Un problema d’ogni epoca, qualcuno potrà dire. Soprattutto di attendibilità delle fonti. Fino non riuscire a capire più dove sta la verità. Che talvolta, come nel caso di oggi, non può stare nel mezzo. O si è vivi, o si è morti. La bufala relativa al decesso del grande Bruno Pizzul, comparsa anche sul suo profilo in wikipedia “prontamente” aggiornato, potrà far sorridere – oltre a rallegrarci che il grande, in tutti i sensi, telecronista sia vivo e vegetissimo – ma da la misura quanto oggi più che mai ogni informazione che diamo o riceviamo debba essere assolutamente verificata. In gioco c’è la nostra credibilità. Nel frattempo Pizzul potrà continuare a godersi la vita.
di Paolo Sacchi