Cento volte Pellissier

2 febbraio 2012, Novara-Chievo

Fa freddo. Anzi, freddissimo. Il termometro segna diversi gradi sotto zero. Dal tepore della sala stampa si cerca di calcolare il momento giusto per uscire e prendere posto sugli spalti. Una piccola agonia che termina appena si scorgono le due squadre pronte a scendere in campo. In tribuna, a fianco, da un lato, ho Simone Antolini, al microfono di Radio Verona. Previdente, indossa una serie di capi a strati. Non da meno è Adriano Ancona, del Corriere dello Sport. La trasferta del Chievo a Novara inizia così, un po’ come se si ci si trovasse su una banchina del Polo Nord con il comandante Nobile.

Questa gara in realtà si trasformerà in una sorta di pietra miliare nella storia del club di Luca Campedelli. Dopo una mezz’oretta dal calcio d’inizio, Sergio Pellissier sguscia nell’area di rigore avversaria per realizzare il suo centesimo gol complessivo con la maglia gialloblù. Alla radio festeggiamo: se non proprio il corpo, almeno lo spirito e le corde vocali trovano ampiamente sollievo. Il gol riassume una delle qualità del calciatore: il fiuto per la rete. L’azione è ben stampata nella memoria: da sinistra arriva un traversone di Boukary Dramè. Il pallone piomba in area di rigore; capitan Sergio si mostra il più lesto di tutti. Ci si avventa sopra e in qualche modo controlla a seguire, infilandosi in uno spazio tra Gennaro Sardo e Alberto Paloschi. Stretto in mezzo ai giocatori del Chievo, Gemiti finisce per essere tagliato fuori: a questo punto tra Pellissier e il gol c”è solo il povero Ujkani. Il portiere del Novara viene relegato al ruolo di spettatore. Il bomber fiuta l’occasione propizia e piazza la palla in rete con un tocco di destro. E sono cento. È l’apoteosi.

Se per mezzora la domanda centrale era stata sul criterio  con cui la Lega possa fissare gare notturne nel nord nel periodo più freddo dell’anno, essere lì a vedere il bomber del Chievo raggiungere un traguardo straordinario e forse imbattibile, la pone in secondo piano. Anzi, in quel momento ne conferisce un tocco quasi epico. Il fatto che poi avvenga proprio a Novara nello stadio dedicato a Silvio Piola, il più grande cannoniere della storia del calcio italiano, rende ancor più suggestiva la serata di festa. Nel finale, Théréau e Mascara completeranno il punteggio sul 2-1 per i gialloblù. Un po’ dispiace che la vittoria dei gialloblù rovini il ritorno in panchina di Emiliano Mondonico, ma così va il calcio.

Paolo Sacchi

 

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Novara 1-2 Chievo

Marcatori: Pellissier 33, Thereau 77, Mascara 79.
NOVARA: Ujkani; Morganella, Rinaudo (22’st Rubino), Paci, Lisuzzo, Gemiti; Porcari (46’st Jeda), Radovanovic (37’st Jensen), Rigoni; Caracciolo, Mascara. Allenatore: Mondonico
CHIEVO: Sorrentino; Sardo, Andreolli, Acerbi, Drame’; Luciano, Bradley, Hetemaj (39’st Cesar); Thereau (39’st Moscardelli); Pellissier, Paloschi (31′ st Sammarco). Allenatore: Di Carlo

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.