#ChievoSassuolo: i temi della gara

Una partita da non perdere. In tutti i sensi: sia sul campo ma anche in senso figurato. Se è vero che in ogni gara si assegnano al massimo tre punti, #ChievoSassuolo è una di quelle in cui il peso specifico va oltre il valore intrinseco. La classifica parla chiaro: è uno scontro diretto. Nella parte bassa della graduatoria le distanze numeriche si sono assottigliate. E se è vero che esistono delle differenze qualitative tra le squadre, non a caso gialloblù e neroverdi a oggi mantengono un margine di vantaggio rispetto agli inquilini del piano di sotto. Il problema – o semmai l’opportunità, dipende dai punti di vista – è che l’incrocio tra le due squadre arriva in un momento della stagione in cui, nello spazio di una settimana, i risultati hanno rimesso in discussione le posizioni apparentemente consolidate.
 
In attesa di trovarsi, tra sette giorni, immerse in derby contro le rispettive rivali locali – Spal e Hellas – che nel frattempo hanno racimolato quei punti necessari per poter insidiare le posizioni sovrastanti, Chievo e Sassuolo si presentano alla gara con stati d’animo differenti ma non completamente dissimili. La truppa di Beppe Iachini si sta leccando le ferite dopo l’ennesima recente sconfitta in cui il passivo è risultato pesante. Quindici reti subite nelle ultime cinque uscite appaiono come un segnale di fragilità. Se non in senso assoluto, certamente emotiva: quando vanno sotto, Acerbi e compagni sembrano inconsciamente staccare la spina. Nel mezzo di gare terminate male, l’unico punto ottenuto arriva da un pari casalingo senza gol con il Cagliari. Dal lato gialloblù, proprio con i sardi è arrivata finora l’unica vera soddisfazione a tre punti del 2018. Con la formazione di Lopez, Radovanović e soci avevano mostrato ottimi segnali nel percorso ripresa, prima che il vento di Firenze li spingesse nuovamente a ridosso della zona a rischio.
 
Il bollettino medico è una delle questioni aperte sul tavolo di Rolando Maran. Su tutti, quelli di Birsa, Inglese, Giaccherini e Cacciatore: ritrovarli in campo domani cambierebbe prospettive e potenzialità della sua squadra. I segnali della vigilia dicono che il Chievo di fronte si troverà un Sassuolo intenzionato a sigillare gli spazi, compattandosi a centrocampo per coprirsi ulteriormente. L’apparente poca solidità del pacchetto arretrato non deve però trarre in inganno, così come la scarsa capacità di andare a rete – 15 reti in stagione, il peggior attacco della serie A. Senza Berardi, ancora una volta squalificato, ci sarà il neo arrivato Babacar: personaggio ben noto che quando si trova davanti i colori gialloblù spesso ha lasciato il segno. Per contenerlo, con Gamberini fuori dalla contesa, il compito finisce sulle spalle di una coppia quasi inedita: Dainelli dovrebbe riprendere il ruolo al fianco del neo azzurro Bani. Con il possibile ritorno di Gobbi dal primo minuto, per mettere in difficoltà gli ospiti serviranno costanza e ritmo, ovvero portare palla quanto possibile velocemente verso l’area rigore avversaria. Anche al netto delle giocate lunghe dalle retrovie, che rappresentano una delle linee guida della formazione gialloblù, Castro è un giocatore fondamentale nel creare valore aggiunto alla manovra. In gare del genere, l‘approccio mentale vale quanto la qualità degli interpreti e le loro condizioni fisiche. Grinta e determinazione possono spostare gli equilibri in una partita in cui conteranno sia i muscoli ma le qualità tecniche di chi sa giocare in spazi ridotti – Meggiorini, Birsa e Giaccherini, su tutti – possono risultare un fattore chiave.
Ultimo ma non ultimo, domani sarà un giorno particolare per Rolando Maran. Il tecnico centra un traguardo importante: quella col Sassuolo sarà la sua gara numero 134 sulla panchina del Chievo nella massima serie. In questa speciale classifica si issa al comando, raggiungendo Gigi Delneri. Mica poco. Complimenti, mister.
 
Potrete ascoltare la radiocronaca diretta integrale ed esclusiva di #ChievoSassuolo domani dalle 14.50 su @StellaFM radio ufficiale del @ACChievoVerona, a Verona 87.5. www.stellafm.it
Paolo Sacchi
(foto AC ChievoVerona)

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.