Il cielo sopra San Siro

Milano, 14 febbraio 1988, Inter-Torino

Lo hanno sempre definito il tempio del calcio e io non c’ero mai stato. Per ragioni anagrafiche, innanzi tutto. La prima volta in assoluto in cui mi è capitato vedere San Siro “da dentro” è stato per un concerto musicale. Giugno 1987, Duran Duran. Ventiduemila lire più diritti di prevendita per calcare direttamente il prato di gioco. Osservare dal basso gli spalti riempirsi e pensare a come sarebbe stato emozionante per un giocatore scendere in campo con i due anelli pieni, come quella sera ad assistere allo spettacolo di Simon Le Bon e soci, resta una memoria incancellabile.

L’attesa per una vera e propria “prima” calcistica durerà qualche mese in più. La prima occasione utile, per un incrocio di impegni, è una partita in realtà a cui non sono particolarmente affezionato che però consente di coronare questo obiettivo. Inter e Torino sono due squadre di buona classifica ma ormai lontane dalla lotta per il titolo, la cui corsa è evidentemente circoscritta a Napoli e Milan. Restano però in corsa per una piazza europea, il che conferisce comunque una certa importanza alla gara. Rispetto a quello che avviene in campo, il ricordo della giornata è legato al rigore di Roberto Cravero che, battendo Walter Zenga dal dischetto, dopo una dozzina di minuti cambia – in maniera definitiva – a segnare la storia di questa partita, anche in termini personali. Tanto che ogni volta che mi capita di incontrare l’ex capitano del Toro, gli racconto la stessa storia, un po’ come un disco rotto. Quel che resta però è il pubblico, la folla, lo stadio avvolto da un bel sole nonostante Milano d’inverno, almeno per chi arriva da Genova, venga associata a freddo e nebbia. Il sole, appunto: San Siro nel 1988 è ancora a due anelli, ha il parterre a bordo campo che consente, volendo, di girare intorno su tre lati. Solo da fuori s’intuisce il cantiere per i mondiali del 1990 e le colonne esterne. Spiccano ancora le scalinate in diagonale, che ne erano l’icona prima dell’avvento delle torri circolari che ne hanno oscurato la presenza. Le hanno costruite per appoggiare appunto il terzo anello e sorreggere la tettoia sovrastante. Che amplifica il suono ma che non lascia più filtrare il sole.

Paolo Sacchi

Inter 0-1 Torino

Marcatore: Cravero (rig) 12

Inter: Zenga; Calcaterra, Baresi, Passarella, Bergomi, Piraccini (80′ Civeriati), Matteoli (66′ Nobile), Mandorlini, Ciocci, Altobelli, Serena. All. Trapattoni

Torino: Lorieri; Comi, Corradini, Ferri, Rossi, Sabato, Crippa, Cravero, Berggreen, Gritti (89′ Benedetti), Polster (86′ Bresciani). All. Radice

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.