Gemelli diversi

Bergamo, 29 marzo 2008; Albinoleffe-Chievo

Lo stadio di Bergamo è stato costruito nel 1928. All’epoca si chiamava Brumana ed era stato dedicato ad un militante fascista ucciso in un’imboscata qualche anno prima. Il nome del comandante della “Disperata”, una delle squadre d’azione dei sostenitori mussoliniani della prima ora, è durato lo spazio del ventennio. Finita la guerra è stato congedato per far posto al più sobrio Stadio Comunale. Un impianto a cui i veronesi sono particolarmente affezionati: nella primavera del 1985, qui il Verona ha conquistato il suo straordinario scudetto battendo l’Atalanta. Tempo dopo, è arrivata una nuova denominazione. In effetti “Comunale” non ispirava granché. Così arriva l’Atleti Azzurri d’Italia, collettivista e patriottico in un colpo solo. Qui, in un sabato pomeriggio del marzo 2008, si gioca un big match di serie B in cui a scendere in campo ci sono AlbinoLeffe e ChievoVerona. Sono due squadre che nel frattempo si sono fatte largo nel calcio che conta fino a raggiungere il massimo livello del football italiano (il Chievo), oppure sfiorare il traguardo (l’AlbinoLeffe). I punti in comune tra i due club son più d’uno: analoghe denominazioni generate dall’unione di due località, entrambe provenienti da contesti provinciali ma capaci di farsi largo – sia in termini di risultati che di seguito – in due città in cui il cuore sembrava battere unicamente per un unico storico ed affermato sodalizio.

Quasi spontaneo che da un incontro del genere potesse nascere un gemellaggio. L’amicizia tra le due tifoserie – nella fattispecie i gruppi del North Side e della Nuova Guardia – dura da dieci anni esatti e la celebrazione della ricorrenza è avvenuta proprio in questi giorni. Come sembra lontano quel pomeriggio di primavera, nel pieno di una stagione speciale in cui le due formazioni si ritrovano a competere per la promozione in A. Al Chievo andrà meglio, anche se questo conta poco per chi non guarda unicamente al risultato del campo. Comunque sia, in effetti la gara in questione possedeva tutte le premesse per restare negli annali. Dopo aver sorpreso i gialloblù all’andata al Bentegodi, al ritorno l’AlbinoLeffe si trova davanti una formazione assai determinata a conquistare tre punti fondamentali nella strada del ritorno nella massima serie. L’atmosfera cordiale sugli spalti in campo lascia spazio alla bagarre fin dal calcio d’avvio. Obinna serve Pellissier e neppure in sessanta secondi gli uomini di Iachini si trovano in vantaggio. I ragazzi di Gustinetti reagiscono, premono e lottano ma alla lunga si devono inchinare alla maggior esperienza dei gialloblù. Nel pieno del secondo tempo arriva il raddoppio di Bentivoglio. A quel punto le distanze si dilatano e arriva già il tempo dei saluti. Il Chievo vola in vetta, all’Albinoleffe resterà la consolazione dei playoff. Per la cronaca, ad oggi è l’ultimo loro incontro a livello ufficiale. In campo, s’intende.

Paolo Sacchi

Albinoleffe 0-2 Chievo

Marcatori: Pellissier 1, Bentivoglio 57

Albinoleffe: Marchetti, Perico, Gervasoni, Conteh, Garlini, Gori (Bonazzi 61), Del Prato, Carobbio, Antonelli, Cellini (Ferrari 75), Ruopolo (Colacone 72. All.: Gustinetti.

Chievo: Squizzi, Malagò, Cesar (Rickler 83), Mandelli, Mantovani, Bentivoglio, Italiano, Marcolini (Luciano 72), Iunco (Ciaramitaro 60), Pellissier, Obinna. All. Iachini

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.