Giardinaggio per principianti

Genova, 14 gennaio 1991; Genoa-Atalanta

Il nuovo Marassi fa acqua. Letteralmente. Al primo copioso temporale nel giorno della gara, il terreno di gioco – da qualche mese abbassato rispetto all’originario – non permette alla pioggia di essere assorbita. Un lavoro sbagliato che mette in luce l’incompetenza e la superficialità di chi l’ha gestito nello specifico e, peraltro, mai verrà chiamato a risponderne. La consolazione d’imparare la terminologia da giardineri principianti, come “carotatura” ad esempio, vien meno quando lo speaker comunica che Genoa-Atalanta è definitivamente rinviata al giorno successivo, allo stesso orario. Ovvero, alle 14:30 di un lunedì.

Poco serve lamentarsi: trattandosi di un feriale, avremmo altro da fare proprio come i ventimila e più che si trovano con noi a Marassi alla domenica pomeriggio sotto l’acqua. Tempo per decidere il da farsi non manca, visto che si è liberato quello dei novanta minuti della gara. In una sorta di seduta collettiva, l’opinione comune è che sarebbe un vero peccato perdere una partita tra due squadre che offrono un ottimo calcio e sono entrambe nel pieno della rincorsa verso una potenziale posizione “europea” in un epoca in cui qualificarsi alla Coppa Uefa era un vanto e non un peso. Dunque rivediamo l’agenda (o meglio, il diario) e ci ripresentiamo puntuali all’appuntamento, emulati dalla stragrande maggioranza del pubblico del giorno prima che è composto da persone che, per esser qui, deve aver sicuramente chiesto un permesso al proprio datore di lavoro, al contrario di noi studenti.

Definirlo un campo di patate sarebbe eccessivo, ma a prima vista appena entriamo nello stadio preoccupati per un possibile ulteriore rinvio, il Ferraris non pare un prato all’inglese. Comunque sia, il terreno di gioco è rientrato a livelli di calpestabilità e dunque la partita si disputa regolarmente. Avevamo ragione, meritava di essere vista. Bella e intensa, col Genoa che batterà l’Atalanta con un due a zero firmato da una botta ad incrociare di Roberto Onorati sotto la traversa e un colpo da kung-fu di Tomas Skuhravy sotto porta, completato con una capriola nell’esultanza dopo il gol su un terreno ideale per un fisico come il suo. Non sarà l’unica capriola del centravanti a Marassi, come purtroppo neppure l’unica gara a dover essere rinviata per pioggia. Anche perché a risolvere il problema ci riusciranno solo venticinque anni dopo.

Paolo Sacchi

Genoa-Atalanta 2-0 (2-0)
Marcatori: Onorati al 23′, Skuhravy al 31′ del p.t..
GENOA: Braglia, Torrente, Branco, Eranio, Caricola, Signorini, Ruotolo (Ferroni dal 31′ della ripresa), Bortolazzi, Aguilera, Skuhravy, Onorati (Fiorin dal 25′ della ripresa). All.: Bagnoli.
ATALANTA: Ferron, Contratto, Pasciullo, Porrini, Bigliardi, Progna, Bordin (Perrone dal 44′ del p.t.), Bonacina, Evair, Nicolini, Caniggia. All.: Frosio.

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.