Una rincorsa a lieto fine. Al termine di una stagione a zig-zag, tre allenatori, una doppia rivoluzione all’organico avvenuta prima in estate e poi a gennaio, sul filo di lana l’Empoli ha conquistato l’accesso ai playoff.
Trasferta dolce trasferta: a ben vedere, la stagione dei toscani ha ribaltato il significato del celebre proverbio. I 54 punti che sono valsi il sofferto settimo posto finale sono maturati grazie soprattutto ad un eccellente rendimento lontano dal Castellani. Una serie di prodezze ha bilanciato alcune débâcle interne, tra cui le ultime due, clamorose, contro Virtus Entella e Cosenza. Gli uomini di Pasquale Marino, arrivato a febbraio a sostituire Roberto Muzzi che aveva avvicendato in precedenza Cristian Bucchi, nelle nove gare fuori casa sotto il nuovo tecnico hanno totalizzato ben sei successi. Un dato che deve far riflettere Leverbe e soci sulla pericolosità dei prossimi ospiti nel testa a testa al Bentegodi che vale il biglietto per la semifinale contro lo Spezia L’impianto complessivo azzurro resta di ottima qualità sul piano tecnico anche al netto delle assenze probabili di Gazzola, Maietta e Stulac. Reduce dal decisivo 2-0 inflitto al Livorno, la formazione di Marino contro i gialloblù dovrebbe prevedere un 4-3-3 in cui, tra i pali ci sarà Brignoli, celebre portiere-goleador di Benevento-Milan, a dirigere la difesa in cui si dovrebbe rivedere l’accoppiata formata dagli ex-genoani Fiamozzi e Antonelli sulle linee esterne, più Nikolaou e Romagnoli al centro. In mezzo al campo, cabina di regia affidata allo scozzese ex-Hellas Henderson, affiancato da Bandinelli e Ricci con Zurkowski e Frattesi in alternativa. In attacco, possibile ballottaggio La Mantia-Mancuso per il ruolo di centravanti, mentre Bajrami e Ciciretti dovranno garantire sostegno e idee negli ultimi venticinque metri.
A proposito di Amato Ciciretti, il ragazzo ci riprova. L’Empoli a gennaio lo ha prelevato – in prestito dal Napoli –per fare il salto di qualità. A livello cadetto, le sue caratteristiche di trequartista dai piedi buoni, abile nel dribbling quanto sui calci piazzati sono note. Chissà se, chiamandolo, in riva all’Arno non hanno pensato anche alla cabala. Già promosso nella massima serie con Benevento e Parma, il giocatore romano de’ Roma ha la possibilità di fare uno splendido tris. Marino punta sulla sua verve riaccesa dall’arrivo in Toscana dopo essere sparito dai radar calcistici nel periodo sotto il Vesuvio con Carlo Ancelotti e Rino Gattuso. Nel frattempo, tra selfie, acconciature fashion e tatuaggi, Ciciretti tiene viva una sua certa popolarità sui social. Non a caso, sul polpaccio ha impresso il logo di Twitter, successivo ad una “scommessa” fatta qualche anno fa con i follower sul numero di “retweet” ad un suo post.
È il pareggio il risultato più costante nelle sfide tra Empoli e Chievo nei trentacinque incroci complessivi, iniziati in serie C e poi proseguiti nelle due categorie di vertice oltre che in Coppa Italia. Sono diciotto i punteggi totali maturati con il segno X in schedina, per un bilancio di sostanziale equilibrio che al momento vede i toscani prevalere di misura per nove vittorie a otto, con quaranta reti segnate contro le trentanove dei gialloblù. L’uno a uno deciso da Florio e Soda nel primo incontro avvenuto nel 1989 è lo score identico a quelli delle due gare in questa stagione, con rispettivamente Dezi e Djordjevic, Tutino e Meggiorini gli autori dei gol. Se anche nel preliminare dei playoff, dopo centoventi minuti di gioco, dovesse maturare il perfetto equilibrio, a passare il turno sarà il Chievo forte della migliore classifica maturata in campionato.
(Foto Sportal)
