L’esotico sammarinese a San Siro

Milano, 8 gennaio 1989; Inter-Bologna

Tra la fine degli anni Ottanta e il decennio successivo la serie A è davvero probabilmente il campionato più bello del mondo. Anche se a volte non sembra, come osservando la qualità espressa da una sfida tra la prima in classifica e una neopromossa. La speranza di assistere ad una gara ricca di gol svanisce rapidamente, con in campo l’Inter di Trapattoni – peraltro una corazzata – e nonostante di fronte ci sia un Bologna senza molte bollicine maifrediane, capitanato da Pecci e tenuto in partita da Sorrentino (senior, avrei scritto a posteriori). Comunque, in un pomeriggio freddissimo, mentre rifletto su chi o cosa me l’ha fatto fare di essere li, ci pensa Aldo Serena con un colpo di testa a riscaldare l’atmosfera.

A dirla tutta un motivo per prendere un treno in un giorno freddo di gennaio c’era pure, anche se pure qui torniamo nel mondo degli anorak del calcio, in versione esterofila. Nel Bologna gioca uno straniero inconsueto. Si tratta di un nazionale di San Marino, al secolo Massimo Bonini ed è un mediano di tutto rispetto. Arriva dalla Juventus, con cui ha vinto tutto giocando al fianco – e correndo per loro – di gente come Michel Platini. Sammarinese di nascita, in epoca bianconera era classificato come “italiano” in quanto la Repubblica del Titano non era ancora affiliata alla Uefa e alla Fifa. È finalmente accaduto nel 1988: di conseguenza Bonini ha cambiato cittadinanza calcistica, divenendo il primo giocatore del proprio Paese a giocare in serie A. Insomma, uno straniero in più a disposizione del Bologna. Una ragione per essere lì a San Siro in quella domenica di gennaio in fondo doveva pur esserci.

Paolo Sacchi

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Inter-Bologna 1-0

Marcatore: Serena al 72′

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.