L’odissea nello strazio

Serie B 2018, odissea nello strazio. La Lega sostiene che essere ripescati è una opportunità e non un diritto. Comunque sia, qui la questione è anche politica. Ed è esplosa a causa dello stravolgimento delle regole dei ripescaggi voluto dalla Figc, che tengono conto solo parzialmente dell’unica e legittima condizione valida in qualsiasi campionato al mondo: la posizione in classifica.

L’Italia in fondo non è un Paese normale, come sappiamo. In più una certa mentalità feudale è radicata anche nello sport. Più complicati sono i regolamenti, meglio è. E come condizione di partenza, la disuguaglianza per censo, come la Coppa Italia spiega benissimo. Nel caso dei ripescaggi, i nuovi “coefficienti” introdotti privilegiano i club delle città più grandi. Si valorizza il numero di spettatori (perché?) e la “tradizione” sportiva della città. Per capire meglio: se nel frattempo il club cittadino che ha giocato in A è fallito, non importa: promuoviamo quello che nel frattempo è stato rifondato. Alla faccia dell’Entella. In più comma, postille, deroghe che creano solo confusione. Mai come questo caso, come disse Brancaleone prima di rischiare di essere impalato, “non è per la fine che fo doglianza, ma per lo principio”.

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.