Signori si parte

Genova, 11 gennaio 1998; Sampdoria-Parma

Rileggere le formazioni di Sampdoria-Parma della stagione 1997-98 un po’ mette i brividi. In fondo è illuminante per capire quanto i tifosi delle due squadre siano stati abituati bene nei cosiddetti anni d’oro con una coppia di Paperon de’ Paperoni al timone dei rispettivi sodalizi. E dire che siamo nella fase calante per entrambi e che l’apogeo stia davvero per finire. Nel caso dei blucerchiati, siamo vicini al capitolo finale della gestione della famiglia Mantovani, che per ora comunque presenta una squadra di assoluto rispetto. C’è Sebastian Veron a dettare i tempi del gioco e hanno appena ingaggiato Beppe Signori, che peraltro a Bogliasco sarà una specie di meteora prima del suo riscatto a Bologna. Alla Lazio era ormai diventato un problema per Eriksson che, alla prima occasione utile, lo fa partire. Così Vujadin Boskov lo piazza subito al posto di Klinsmann a fianco di Vincenzo Montella. Di fronte quella domenica si trovano un giovanissimo Gigi Buffon, a cui il carattere già non fa certo difetto, che guida una difesa in cui spiccano Fabio Cannavaro e Lili Thuram. Insomma, mentre Sinisa Mihajlovic spinge sulla fascia, il Doria affonda un Parma reduce dal secondo posto dell’anno precedente ma davvero poco riconoscibile in questo incontro.

Carlo Ancelotti è perplesso e ne ha ben donde, vedendo i suoi andare a picco. Pure qualcuno tra il pubblico, nonostante la larga vittoria, trova il coraggio di esserlo alla vista di Enrico Chiesa, cuore e prodotto del vivaio, in campo con la maglia dei ducali. Alla gara assisto proprio nel mezzo della gradinata sud e si percepisce chiaramente lo scontento di molti. Ingenerosi? Forse si, ma con una buona dose di preveggenza su quello che capiterà nel decennio successivo. Enrico Mantovani, che ha ereditato la società dal padre, giusto pochi mesi prima aveva iniziato a far cassa cedendo Chiesa, la stella della squadra, per 30 miliardi al club di Tanzi, pagato coi soldi della Parmalat che in quel periodo può ancora permettersi di spendere. Con o senza Chiesa, in ogni caso quel pomeriggio in campo gioca un’ottima Samp. Forse l’ultima davvero grande della propria storia: nulla sarà più come prima.

Paolo Sacchi

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Sampdoria-Parma    5-2
Marcatori: Montella al 5′, Signori al 25′, al 83′, Vergassola al 32′ e 49′, Maniero (P) al 54′ e al 58′.
SAMPDORIA: Ferron, Vergassola (Castellini dal 39′ del s.t.), Mannini, Mihajlovic, Hugo, Laigle, Boghossian (Lamonica dal 45′ del s.t.), Veron (Scarchilli dal 29′ del s.t.), Franceschetti, Montella, Signori.
PARMA: Buffon(Nista dal 3′ del s.t.), Mussi, Thuram, Cannavaro, Benarrivo, Stanic (Crespo dal 1′ del s.t.), Sensini, Baggio D.(Giunti dal 1’del s.t.),  Blomqvist, Chiesa, Maniero.

Pubblicato da Paolo Sacchi

Nato a Genova, ha scoperto quasi subito che le Scienze Politiche non facevano per lui. Viaggiatore e calciofilo, già ufficio stampa, come giornalista collabora con diverse testate cartacee, web e radiofoniche e da anni racconta dal vivo in diretta alla radio le partite del ChievoVerona. Esperto di turismo e di sport britannici, è felice di dover rifare spesso il suo bagaglio a mano.